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Banche venete, Tesoro stima un guadagno di 700 milioni

Lo Stato ipotizza di chiudere la liquidazione di Veneto Banca e Popolare di Vicenza con un margine positivo di 700 milioni, con recuperi tra crediti deteriorati e partecipazioni per 11,6 miliardi a fronte di impegni per 10,9 che includono i soldi e le garanzie per Intesa SP.

Lo scenario del ministero dell’Economia è contenuto nella relazione tecnica al decreto legge varato lo scorso 25 giugno. I crediti deteriorati lordi che rientrano tra gli attivi da liquidare ammontano a 17,8 miliardi e sono riferiti principalmente alle due capogruppo, a Banca Nuova e a Banca Apulia.

Ipotizzando tassi di recupero di sofferenze e inadempienze probabili poco sotto il 50% in linea con quelli storicamente conseguiti dalle banche italiane, lo Stato potrebbe recuperare “9,6 miliardi per le banche italiane, di cui 4,2 miliardi a valere sulle sofferenze e 5,4 sulle inadempienze probabili”.

Per le banche estere e per i crediti deteriorati della business unit il Tesoro ipotizza altri 300 milioni. La relazione disegna anche una curva di recuperi nel tempo che prevede l’incasso di quasi l’80% dei crediti entro il quinto anno di gestione.

Stando a quel che sostiene il documento, il realizzo totale arriva quindi a 11,6 miliardi considerando anche il recupero atteso da partecipazioni ed equity, pari a 1,7 miliardi. A fronte di ciò, lo Stato deve far fronte a impegni per 10,9 miliardi, che comprendono il rafforzamento patrimoniale a Intesa San Paolo, lo sbilancio di cessione e altre garanzie su crediti in bonis e due diligence.

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Categories: Finanza e Mercati