Dopo mesi sull’ottovolante si chiude la prima operazione del risiko bancario italiano. È quella di Banca Ifis su Illimity che, mentre le altre big del settore continuano a litigare tra loro, finendo in certi casi a carte bollate, taglia il traguardo e festeggia un successo netto e inequivocabile: l’offerta si è chiusa con adesioni pari all’84,09%. Merito anche del premio in denaro del 5% promesso dalla banca presieduta da Ernesto Fürstenberg Fassio al raggiungimento del 90% del capitale, percentuale che però non è stata raggiunta, anche se per poco. Una mossa che, insieme all’innalzamento della soglia minima dal 45% al 60%, ha convinto anche gli azionisti più dubbiosi ad aderire a quella che, a tutti gli effetti, è l’unica offerta a premio del risiko in corso.
Che l’opas sarebbe andata a buon fine si era già intuito giovedì, quando Illimity ha comunicato lo scioglimento del patto di consultazione sul 27,2% del capitale creato a fine maggio allo scopo di negoziare migliori condizioni nell’ambito dell’opas lanciata a gennaio da Banca Ifis. “La risoluzione del patto di consultazione e il prezzo di offerta più elevato in caso di superamento della soglia di adesione del 90% aumentano le probabilità di successo dell’offerta”, avevano commentato in quel frangente gli analisti di Intesa Sanpaolo. Poi, a sciogliere ogni dubbio, è arrivata nella mattinata di venerdì anche l’adesione del fondatore di Illimity, Corrado Passera, con il suo 3,9% del capitale.
Banca Ifis riapre i termini dell’offerta
Alla chiusura, l’opas ha superato la soglia minima del 60%, ma anche quella del 66,7%, arrivando all’84,09% del capitale dal 52,33% raggiunto alla chiusura di giovedì. Ma non è finita qui. Banca Ifis ha annunciato la riapertura dei termini dell’offerta per ulteriori cinque giorni, dal 7 all’11 luglio. In caso di superamento della soglia del 90%, l’istituto veneto corrisponderà 0,1 azioni Ifis per ogni azione Illimity più il corrispettivo in denaro (1,6835 euro) ai soci che aderiranno all’opas durante questa nuova fase. Il premio del 5% (0,1775 euro) andrà invece solo ai soci che hanno aderito entro il 27 giugno.
Una volta conclusa anche la fase di riapertura, Banca Ifis deciderà il da farsi. Tutto dipenderà dalle percentuali: se l’opas si fermerà sotto la soglia del 90%, la banca convocherà l’assemblea straordinaria chiamata ad approvare la fusione. Tra il 90 e il 95%, invece, l’istituto veneto potrà acquistare le azioni Illimity restanti dai soci che non hanno aderito all’opas. Sopra il 95% scatterà invece il diritto di acquisto dell’offerente sulle azioni residue.
Fürstenberg Fassio: “Risultato importante nella storia di Banca Ifis”
“La riuscita dell’offerta pubblica di acquisto e scambio su illimity Bank rappresenta un risultato importante nella storia di Banca Ifis. Attraverso questa operazione industriale uniremo due challenger bank innovative, per costruire un gruppo bancario di primario riferimento per l’economia del Sistema Italia. Ifis-illimity sarà una realtà solida, a supporto delle persone, delle imprese, e di tutti gli stakeholder. Garantiremo che le migliori qualità possano contribuire alla creazione di una cultura aziendale moderna e inclusiva”, dichiara Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis.
(Ultimo aggiornamento ore 22.48 del 27 giugno).