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Banca Generali: utile sopra le attese nei primi 3 mesi. L’Ad Mossa su Mediobanca: “Integrazione potrebbe avere senso”

Imagoeconomica

Banca Generali chiude il primo trimestre con risultati sopra le attese, conferma i target per l’anno in corso e nomina i propri advisor indipendenti nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio lanciata da Mediobanca sul gruppo. Il titolo a Piazza Affari guadagna l’1,16% a 56,85 euro per azione, aggiornando il massimo storico toccato nella seduta di giovedì.

L’ad Mossa su Mediobanca: “La combinazione potrebbe avere senso”

“Rimaniamo focalizzati sulle nostre priorità, ovvero proteggere e valorizzare i risparmi e gli investimenti dei nostri clienti”, sottolinea Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca Generali, commentando i risultati della banca, definiti “straordinari”. Parlando dell’ops di Mediobanca durante la conference call, il Ceo ha aggiunto: la combinazione “potrebbe avere senso”, in quanto, “i due business potrebbero essere complementari, con Banca Generali concentrata sul wealth management e Mediobanca sul corporate e investment banking”. Tuttavia “è cruciale stabilire governance, modello operativo e prospettive finanziarie, in particolare le sinergie e le logiche finanziarie dell’operazione”, ha continuato. Inoltre, adesso, è “troppo presto per esprimere opinioni sulle sinergie e sul risultato finale dell’offerta”, ha precisato Mossa, sottolineando che il business di Banca Generali è focalizzato sulle persone. “È un viaggio lungo: da oggi dopo avere ricevuto il mandato dal cda, proveremo a capire meglio le logiche e le implicazioni dell’offerta“.

Per noi, ha detto ancora, stavolta nella nota di presentazione dei conti, “è di primaria importanza rappresentare gli interessi di tutti i nostri azionisti che hanno riposto la loro fiducia nella banca e nel team di gestione nel corso degli anni”.

Ops Mediobanca: Banca Generali nomina advisor

Banca Generali ha nominato i propri advisors indipendenti nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio lanciata da Mediobanca sul gruppo, controllato da Generali. Deutsche Bank è l’advisor finanziario, e lo studio PedersoliGattai, l’advisor legale.

Il consiglio di amministrazione ha anche conferito un mandato all’amministratore delegato Gian Maria Mossa al fine di approfondire il razionale dell’offerta e le sue implicazioni a beneficio di tutti gli stakeholders. Inoltre, il comitato Controllo e Rischi – che ha anche il compito di valutare eventuali profili parti correlate – ha deciso di nominare i propri advisors finanziari e legali indipendenti “al fine di rafforzare ogni valutazione sull’Offerta a beneficio di tutti gli azionisti e tutti gli altri stakeholders”, si legge nella nota. La selezione di tali soggetti avverrà nei prossimi giorni.

Il primo trimestre di Banca Generali

Nel frattempo la banca ha alzato il velo sui conti del primo trimestre, chiuso con un utile netto consolidato di 110,3 milioni, in calo del 9,6% rispetto allo stesso periodo 2024, ma superiore al consensus che indicava 101,5 milioni. “Il risultato, ottenuto nonostante la forte volatilità che ha caratterizzato i mercati da inizio anno e gli accentuati cali dei listini azionari internazionali a marzo, riflette ancora una volta la solidità del business di Banca Generali in qualsiasi contesto di mercato”, evidenzia la banca in una nota. 

Al netto delle commissioni variabili e delle altre poste non continuative, la componente di utile netto ricorrente ha mostrato un progresso su base annuale a 87 milioni (+6,1% anno su anno), attestandosi al 79% dei profitti totali rispetto al 67% dello scorso anno. Al risultato ha contribuito anche l’inclusione nel perimetro di Intermonte.

Andando avanti coi dati, il margine di intermediazione nel trimestre si attesta a 250,6 milioni, rispetto ai 256,6 milioni del primo trimestre 2024. Le masse totali gestite e amministrate toccano a fine marzo i 103,9 miliardi (+7,3% annuo), con assets under investment sono risultati pari a 69,1 miliardi (+5,9% annuo). Il risultato dei ricavi, spiega la banca, “è principalmente riconducibile al confronto sfavorevole nelle condizioni del mercato che hanno impattato le voci variabili (34,4 milioni nel primo trimestre 2025 contro 54,4 milioni nel I trimestre 2024), al netto delle quali il margine di intermediazione avrebbe mostrato una crescita del 6,9%”. Il dato ha beneficiato del forte contributo delle commissioni nette ricorrenti (128,2 milioni, +8,4% annuo) e della buona tenuta del margine finanziario (88,0 milioni, +4,8% annuo).

A livello patrimoniale, Banca Generali ha confermato solidi parametri regolamentari con il Cet1 ratio al 17,2% e il Total Capital Ratio (Tcr) al 19,2%. 

Banca Generali: da inizio raccolti oltre 2 miliardi di euro

Ad aprile Banca Generali ha registrato una raccolta netta pari a 612 milioni, portando il totale cumulato da inizio anno a 2,1 miliardi (-9% anno su anno). In particolare, i flussi in assets under investments si sono attestati a 193 milioni nel mese (665 milioni da inizio anno), trainati in particolare dai contenitori finanziari (71 milioni ad aprile e 435 milioni da inizio anno), e dalle polizze assicurative tradizionali (72 milioni nel mese, 150 milioni da inizio anno). Nel complesso le soluzioni gestite hanno visto una raccolta di 76 milioni ad aprile (+503 milioni da gennaio). Per quanto riguarda gli altri attivi, i conti amministrati (non assistiti da consulenza evoluta) hanno mostrato una raccolta pari a 459 milioni nel mese (1,1 mld da inizio anno).

Banca Generali conferma i target 2025, sospeso il nuovo piano

“Pur analizzando i termini strategici, industriali e finanziari dell’offerta di scambio promossa da Mediobanca, Banca Generali si manterrà concentrata sugli obiettivi di crescita dimensionale, reddituale e di remunerazione agli azionisti”, spiega l’istituto in una nota.

Per il 2025 la banca “conferma l’impegno a realizzare una raccolta netta complessiva di almeno 6 miliardi, pur in un contesto più sfidante sul fronte del reclutamento a seguito principalmente del contesto di finanza straordinaria”. Resta inoltre confermato l’obiettivo qualitativo sulla raccolta pari ad almeno 3,5 miliardi in Assets under Investments. 

“Continueranno inoltre i cantieri per la piena integrazione e la messa a terra di sinergie di ricavo e di costo legate all’integrazione di Intermonte, così come lo sviluppo internazionale con BG Suisse, l’avvio dei cantieri di insurebanking e bancassurance con Assicurazioni Generali e – ultimo ma non ultimo – gli investimenti per l’integrazione dei sistemi di AI nell’ambito del modello datadriven, digital bank che la contraddistingue”, evidenzia Banca Generali.

Banca Generali, ha detto Mossa in call, ha deciso di sospendere la presentazione del nuovo piano industriale prevista a fine giugno, in attesa di sviluppo dell’ops lanciata da Mediobanca.

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