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Banca Carige, Bankitalia sterilizza la lista Mincione-Volpi al 9,9%

Imagoeconomica

A pochi giorni dal cruciale voto degli azionisti sul nuovo cda, l’assemblea di Banca Carige si riempie di incognite di carattere legale-normativo con la seria possibilita’ che qualunque esito emerga dalla riunione dei soci sia soggetto a ricorsi infiniti dalle parti interessate. Sotto i riflettori ci sono il patto sul 15,2% presentato da Raffaele Mincione, Gabriele Volpi e dalla famiglia Spinelli e la lista sostenuta dallo stesso accordo presentata ad agosto dai veicoli dello stesso Mincione (ufficialmente titolari del 5,4%). Oggi al Tribunale di Genova e’ prevista l’udienza sul ricorso presentato da Malacalza Investimenti che, richiamandosi agli articoli 19 e seguenti del Testo Unico Bancario, ha chiesto di inibire il voto dei pattisti e di escludere la lista stessa a causa della mancata autorizzazione da parte di Bce-Bankitalia necessaria per i soci che superino il 10%. Ieri sera sul tema e’ intervenuta direttamente Banca d’Italia che ha ‘sterilizzato’ al 9,9% l’esercizio del diritto di voto da parte dei pattisti invitando gli stessi a chiedere l’autorizzazione entro 15 giorni.

Nella comunicazione ufficiale inviata a Pop12, a Lonestar e a Spininvest Banca d’Italia ricorda che senza autorizzazione ‘non possono essere esercitati i diritti di voto e gli altri diritti che consentono di influire sulla societa” per le quote uguali o superiori al 10%. La comunicazione, secondo quanto comunicato dalla Pop12, se congela circa il 5,3% nelle mani dei tre pattisti, salva la validita’ della lista capitanata dallo stesso Mincione e che candida Paolo Fiorentino come a.d. Considerando in modo unitario gli aderenti al patto, e’ questa l’interpretazione che viene data, la terminologia di Via XX Settembre impone la sospensione proporzionale di parte dei diritti dei tre soci (fino a scendere sotto il 10%) ma non mette in dubbio l’esistenza della lista. Questo argomento sar a’ comunque uno di quelli sul tavolo nelle valutazioni del Tribunale di Genova che, alla luce dell’intervento di Bce-Banca d’Italia, potrebbe anche considerare la questione risolta oppure riservarsi di decidere nei prossimi giorni.

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