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Bagaglio a mano Ryanair, cambiano le regole: ecco le nuove misure. Attacco a von der Leyen: “Segua il Rapporto Draghi”

Imagoeconomica

Ryanair, nuove regole e nuove misure sul bagaglio a mano. Mentre infuria la battaglia sul ritorno del trolley gratuito a bordo, con Bruxelles che spinge per includerlo nel biglietto base e Ryanair che avverte sul possibile aumento dei prezzi, la compagnia irlandese annuncia a sorpresa una novità concreta sul bagaglio a mano. Nelle prossime settimane cambieranno le dimensioni consentite per il bagaglio a mano gratuito, ovvero lo zaino o la borsa da sistemare sotto il sedile. Le nuove misure passano da 40 x 25 x 20 cm a 40 x 30 x 20 cm, con un volume che aumenta da 20 a 24 litri.

Non si tratta di una decisione unilaterale. Mercoledì, l’associazione Airlines for Europe (A4E), che riunisce le principali compagnie del continente – tra cui Ryanair, Lufthansa, Air France-KLM, IAG (British Airways) ed EasyJet – ha annunciato l’introduzione di uno standard minimo comune per il cosiddetto “bagaglio personale”. La nuova soglia fissata è di 40 x 30 x 15 centimetri e dovrà essere adottata entro la fine dell’estate. EasyJet ha già confermato che manterrà misure ancora più generose (45 x 36 x 20 cm), mentre Ryanair ha invece scelto una via intermedia.

Bagaglio a mano Ryanair: cambiano le regole, ecco le nuove misure

Con il passaggio dalle precedenti misure di 40 x 25 x 20 cm alle nuove 40 x 30 x 20 cm, Ryanair si adegua allo standard europeo ma lo amplia, aggiungendo 5 centimetri in profondità rispetto al minimo previsto. L’obiettivo dichiarato è offrire maggiore flessibilità ai passeggeri, pur senza modificare la propria politica sul secondo bagaglio, il trolley, che resta opzionale e a pagamento (almeno per ora).

L’adeguamento sarà introdotto gradualmente, “man mano che i misuratori di bagagli presenti negli aeroporti verranno aggiornati”, ha fatto sapere un portavoce della compagnia. La mossa permette a Ryanair di allinearsi formalmente alla nuova normativa concordata a livello europeo, senza rinunciare alla logica commerciale che finora ha sostenuto il modello low cost.

Ryanair avverte: “Con due bagagli gratuiti salgono i prezzi”

Il cambiamento annunciato da Ryanair arriva mentre a Bruxelles si discute una proposta più ampia: l’introduzione di due bagagli gratuiti in cabina su tutti i voli europei. Oltre allo zaino da collocare sotto il sedile, la misura includerebbe anche un trolley leggero da 7 kg da sistemare nelle cappelliere, senza costi aggiuntivi.

Per Ryanair, l’iniziativa rischia di compromettere il modello low cost e si tradurrebbe in un aumento dei prezzi per tutti i passeggeri. “A Bruxelles si dicono tante cose, ma la verità è una sola: aumenteranno le tariffe per tutti, anche per chi porta solo una borsa”, ha dichiarato il ceo della compagnia aerea, Eddie Wilson. Secondo Wilson, il sistema attuale offre libertà di scelta e trasparenza. “Ryanair ha rivoluzionato il modo di viaggiare in Europa. Costringere tutti a pagare di più per includere servizi che oggi sono opzionali significa fare un passo indietro, non avanti”.

Ryanair attacca von der Leyen e cita il Rapporto Draghi

Se il confronto con Bruxelles sul bagaglio a mano resta acceso, ancora più duro è l’attacco che Ryanair riserva alla Commissione Europea sul fronte del controllo del traffico aereo. Nel mirino, la gestione, definita “fallimentare”, del sistema europeo, aggravata dai ripetuti scioperi dei controllori di volo francesi. E le critiche sono rivolte direttamente alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, accusata di immobilismo. Dopo due giorni di sciopero dei controllori di volo francesi (3 e 4 luglio), che hanno provocato la cancellazione di circa 400 voli Ryanair e lasciato a terra oltre 70mila passeggeri, la compagnia ha chiesto ufficialmente le dimissioni della presidente. “Von der Leyen è da sei anni alla guida della Commissione e non ha mai avviato una riforma del fallimentare sistema europeo di controllo del traffico aereo”, attacca Michael O’Leary, ceo del gruppo. “Se non è disposta a garantire la competitività e proteggere il mercato unico, allora deve farsi da parte”.

Nel comunicato diffuso da Ryanair si parla esplicitamente di “scioperi ricreativi” da parte dei controllori francesi, accusati di bloccare ogni anno i voli estivi con motivazioni poco credibili. La compagnia denuncia un’applicazione distorta delle norme francesi sul servizio minimo, che proteggono i voli interni ma penalizzano i sorvoli internazionali, costringendo le low cost a cancellazioni di massa.

“Ancora una volta – afferma O’Leary – il governo francese protegge i propri voli nazionali, mentre la Commissione Ue non interviene per tutelare i voli in transito. È inaccettabile che i passeggeri che volano tra Italia, Spagna o Regno Unito debbano subire interruzioni perché nessuno difende il cielo europeo”.

Il riferimento centrale, anche in questo caso, è al Rapporto Draghi, che ha indicato la competitività come pilastro per il futuro dell’Europa. Ryanair sostiene di aver chiesto da anni due riforme semplici ovvero garantire la piena operatività dei servizi di controllo nelle ore di punta e proteggere i sorvoli durante gli scioperi. Nessuna di queste è stata accolta. “Von der Leyen afferma di voler rilanciare la competitività europea – conclude Ryanair – ma scompare ogni volta che i cieli vengono chiusi. Se non è in grado di attuare le riforme necessarie, è giusto che lasci spazio a qualcuno che lo faccia”.

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