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Auto, Trump loda Marchionne e forse esenta Fca dai dazi

Eidonpress

“Bravo Sergio, sei tu che hai riportato la produzione di Fca dal Messico al Michigan? Sei il mio uomo preferito in questa stanza”. Lodi senza limiti del presidente americano Donald Trump al ceo di Fca, Sergio Marchione nel meeting di ieri sera tra il numero uno degli Stati Uniti e i costruttori d’auto per discutere degli effetti della modifica del libero accordo tra Usa e Canada e delle misure antinquinamento.

Marchionne ha colto subito la palla al balzo e, ringraziando il capo della Casa Bianca, ha risposto: “Trump è il miglior negoziatore che si è visto da molto, molto tempo e gli va data una possibilità”. Poi il super manager iitaloa-canadese ha detto che il rinvio dal 2020 al 2026 delle norme più restrittive contro l’inquinamento prospettato da Trump “è la cosa giusta da fare”.

Ora resta da vedere che effetto avranno i dazi di Trump sulle case automobilistiche e in particolare se Fca verrà considerata una casa europea a tutti gli effetti e quindi sottoposta a nuovi pesanti dazi sulle auto vendute in America oppure se verrà esentata in considerazione del fatto che ha salvato Chrysler e ha fatto grossi investimenti produttivi negli States, come si augurano i lavoratori di tutti gli stabilimenti italiani della Fca.

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