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Auto a guida autonoma: entro il 2024 la userà 1 persona su 2

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La guida autonoma piace sempre di più ai consumatori, soprattutto ai millennials e ai clienti cinesi. Se il presente desta ancora qualche dubbio, soprattutto in termini di sicurezza, nel prossimo futuro le auto senza guidatore potrebbero spopolare. Lo dimostra uno studio condotto dal  Capgemini Research Institute dal titolo “The Autonomous Car: A Consumer Perspective”su 5.538 consumatori di sei paesi in Europa, Nord America e Asia a dicembre 2018.

Dall’analisi emerge che nei prossimi 5 anni, il numero di guidatori che opteranno per la guida autonoma raddoppierà. Dal punto di vista percentuale infatti oggi solo 25% dei consumatori preferirebbe un veicolo a guida autonoma a uno tradizionale, ma se l’orizzonte di riferimento si amplia al prossimo quinquennio, oltre la metà degli intervistati (il 52%) afferma che le auto driverless saranno il loro mezzo di trasporto preferito entro il 2024.

Alla base di queste risposte ci sono diverse motivazioni: i benefici dei veicoli autonomi in termini di risparmio di carburante (73%), la riduzione delle emissioni (71%) e il risparmio di tempo (50%). Inoltre, secondo lo studio, le aspettative sul futuro delle auto senza guidatore sono elevatissime, così come l’ottimismo, “tanto che – scrive Capgemini – oltre la metà dei consumatori (56%) dichiara di essere disposto a pagare fino al 20% in più per un veicolo a guida autonoma rispetto a uno tradizionale”.

Ma cosa faranno questi guidatori quando entreranno finalmente in possesso di queste auto? “Quasi la metà degli intervistati (49%) ha dichiarato che si sentirebbe a proprio agio con un’auto a guida autonoma che svolge commissioni al loro posto; più della metà (54%) lascerebbe tranquillamente che un veicolo a giuda autonoma riaccompagni o passi a prendere amici e familiari che non guidano, mentre un intervistato su due (50%) si aspetta che questa tipologia di auto permetta di risparmiare tempo così da potersi dedicare ad altre attività – come socializzare, divertirsi, lavorare o semplicemente godersi il viaggio (in macchina)”, si legge nello studio.

Se entro il 2024 i veicoli a guida autonoma entreranno nella nostra quotidianità dipenderà però soprattutto dalla percezione che avremo di essi. Il loro acquisto sarà condizionato soprattutto dalle garanzie che avremo sulla sicurezza del veicolo (73%) e dei sistemi (72%).

Domenico Cipollone, Automotive Director, Capgemini Business Unit Italy, ha dichiarato: “Il nostro report evidenzia un alto livello di ottimismo e di entusiasmo tra i potenziali utenti di veicoli a guida autonoma. Finora la maggior parte dei dibattiti riguardava principalmente l’evoluzione tecnologica delle auto senza conducente, quindi è estremamente incoraggiante vedere che anche i futuri passeggeri si stanno accorgendo dei potenziali benefici apportati da questa tecnologia. Le aspettative dei clienti sulle esperienze in-car (all’interno dell’auto) non solo avranno un impatto sull’industria automobilistica, ma anche su altri settori come i media e l’intrattenimento, la vendita al dettaglio e i servizi healthcare, supportando un fortissimo incremento di opportunità di business collaborative”.

“Tuttavia, permane un certo grado di incertezza e preoccupazione. Le aziende automobilistiche che si affacciano sul mercato dei veicoli a guida autonoma devono considerare le aspettative e i timori dei loro futuri clienti, trasferendo il focus delle proprie operation dal prodotto ai servizi e all’orientamento al consumatore”, ha aggiunto.

Per le case automobilistiche sarà quindi fondamentale comunicare in assoluta trasparenza le capacità del veicolo, riuscire a rassicurare i clienti, investendo negli elementi di sicurezza dei veicoli e facendoli conoscere con attenzione, costituire un ecosistema di servizi che coinvolga  il comparto tecnologico, dei contenuti e in ambito commerciale e investire in software.

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