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Asia, il calo Usa rallenta le Borse

Le piazze asiatiche sono calate, appesantite dal crollo del mercato americano. In particolare i titoli giapponesi sono scesi dai massimi degli ultimi sei anni dopo che lo Standard & Poor’s 500 è precipitato ai minimi degli ultimi due mesi. L’indice MSCI Asia Pacific lasciava sul terreno l’1% alle 10:57 del mattino a Tokio. Alla stessa ora il Topix calava dell’1,3% dopo aver segnato ieri la migliore chiusura dal giugno 2008. L’indice australiano S&P/ASX 200 ha lasciato sul terreno l’1 per cento.  Il sudcoreano Kospi perdeva lo 0,3%, mentre il Nikkei 225 Stock Average, che ieri era ai massimi dal novembre 2007, lasciava sul terreno l’1,2 per cento. La volatilità insomma regna sovrana. Il Chicago Board Options Exchange Volatility Index (conosciuto come VIX) e’ salito del 18% a 15.64 ieri, il maggior balzo dallo scorso luglio. L’Hang Seng Volatility Index cresceva del 2,1% oggi e il  Nikkei Stock Average Volatility Index del 3,4 per cento. Sul fronte valutario, il dollaro neozelandese si è rafforzato dello 0,3% dopo la brusca frenata di ieri, causata da alcune dichiarazioni della Banca centrale kiwi in cui la moneta down-under era considerate sopravvalutata, dichiarazioni che hanno tirato verso il basso anche il dollaro australiano. L’oro è cresciuto dello 0,2 per cento.

In Giappone l’inflazione è rallentata più del previsto. Il dato preoccupante mostra come il lavoro del Governatore della BOJ  Haruhiko Kuroda resti duro e faticoso nei mesi a venire. “Con gli investitori perplessi sulla causa del declino azionario, molti si stanno ora chiedendo se questo non sia che l’inizio di un periodo di grande correzione” commenta Andrew Wilkinson, chief market analyst di Interactive Brokers.

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Categories: Finanza e Mercati
Tags: AsiaBorsaUsa