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Ara Pacis, l’altare di Augusto a Roma apre tutte le sere

La poesia della rievocazione storica dell’Ara Pacis così come si mostrava nel suo progetto iniziale non è solo per le grandi occasioni. Fino al prossimo 6 gennaio il progetto L’Ara com’era, la visita immersiva e multisensoriale dell’Ara Pacis estenderà la sua apertura a tutte le sere della settimana, dal lunedì alla domenica.

Dalle 19.30 alle 23.00 – con l’ultimo ingresso alle 22.00 – sarà possibile assistere all’innovativo archeo-show, il primo intervento sistematico di valorizzazione del patrimonio culturale di Roma, riproposto in una versione coinvolgente attraverso l’integrazione tra computer grafica, realtà virtuale e aumentata, in un momento storico in cui l’arte e la tecnologia stanno iniziando a contaminarsi vicendevolmente. L’esperienza immersiva consente la visita a uno dei più importanti capolavori dell’arte romana.

Nell’anno 9 avanti Cristo l’imperatore Augusto ha voluto celebrare il momento di pace e prosperità raggiunto con la Pax Romana, quel periodo della storia dell’Impero in cui Roma ha vissuto tranquilla senza subire né grandi guerre civili né gravi invasioni. È stato per questo che Augusto ha promosso la costruzione dell’Ara Pacis, originariamente posto in una zona del Campo Marzio consacrata alla celebrazione delle vittorie, luogo allegorico perché posto a un miglio romano, pari a 1.472 m dal pomerium, limite della città dove il console di ritorno da una spedizione militare perdeva i poteri a essa relativi e rientrava in possesso dei propri poteri civili. Oggi, l’altare si trova sul Lungotevere in Augusta a Roma e ne è diventato uno dei luoghi simbolo.

Tra ricostruzioni in 3D e computer grafica, realtà virtuale e aumentata, i visitatori sono immersi in un ambiente a 360° in cui possono ammirare l’Ara Pacis con i suoi colori originali e il Campo Marzio. Il progetto è stato promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzato da Zètema Progetto Cultura, ed è stato affidato a ETT SpA.

Il coordinamento, la direzione scientifica, i testi e la sceneggiatura sono a cura della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. La narrazione è affidata alle voci di Luca Ward e Manuela Mandracchia.

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Categories: Arte