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Apple, Wwdc 2025 al via: nuovo design e IA, ma in Europa AirDrop è a rischio

Pixabay

È, come ogni anno, l’evento più atteso in casa Apple. Ma la Wwdc 2025 (la Apple Worldwide Developers Conference) che prende il via oggi, lunedì 9 giugno, alle ore 19.00 italiane arriva con un’atmosfera diversa dal solito. Le aspettative restano alte, ma le indiscrezioni della vigilia lasciano intendere che non ci saranno fuochi d’artificio come in passato. Niente rivoluzioni hardware all’orizzonte, e anche sul fronte software, Apple sembra puntare su un’evoluzione più che su una rottura.

La conferenza annuale degli sviluppatori, che durerà fino a venerdì 13, resta comunque il momento in cui Cupertino racconta il futuro del suo ecosistema: nuovi sistemi operativi, aggiornamenti alle app di sistema, un restyling grafico profondo e, come sempre, il tentativo di alzare l’asticella dell’integrazione tra dispositivi.

Se oltreoceano i riflettori sono puntati sul palco virtuale del keynote, in Europa a far notizia è un possibile addio. Proprio nei giorni in cui Apple si prepara a svelare le novità dell’anno, cresce infatti il timore che una delle funzionalità più apprezzate dagli utenti, AirDrop, il sistema di condivisione rapida e sicura tra dispositivi Apple, che permette il trasferimento immediato di file, foto, link e documenti senza bisogno di app esterne, possa essere rimossa dai dispositivi venduti nel Vecchio Continente. Il motivo? Le regole del Digital Markets Act, che impongono maggiore interoperabilità tra piattaforme e rischiano di entrare in rotta di collisione con il modello integrato e proprietario dell’ecosistema Apple.

Vediamo quali novità Apple si appresta a svelare con questa edizione della Wwdc 2025.

Wwdc25: alle 19 ora italiana giù il sipario

Alle 19.00 ora italiana, Apple darà il via al suo keynote di apertura. È il momento più atteso della settimana, quello in cui verranno svelate le principali novità software e le direzioni future della strategia Apple.

La conferenza durerà fino al 13 giugno e proporrà oltre 100 sessioni tecniche, workshop e laboratori virtuali, accessibili gratuitamente a sviluppatori e utenti registrati. Una formula ormai consolidata che unisce la partecipazione online a un evento in presenza presso l’Apple Park di Cupertino, riservato a una selezione di sviluppatori, giornalisti e creator. Un’occasione unica per entrare in contatto con gli ingegneri Apple e approfondire il funzionamento delle nuove tecnologie introdotte.

In arrivo la nuova interfaccia grafica “Solarium” e iOS 26

La prima vera novità attesa riguarda il design: Apple si prepara a introdurre una nuova interfaccia grafica chiamata “Solarium”. Ispirata al concetto di “liquid glass” già sperimentato su visionOS, porterà trasparenze, giochi di luce, bordi morbidi e un’estetica più fluida su tutte le piattaforme: iOS, macOS, iPadOS, watchOS, tvOS e visionOS.

Ma la trasformazione non sarà solo visiva. Apple introdurrà anche un cambiamento nel sistema di numerazione dei software: niente più progressione classica, si passa al riferimento annuale. Ecco quindi iOS 26, macOS 26, tvOS 26 e così via. Una mossa pensata per rendere più semplice la comunicazione tra azienda, sviluppatori e utenti, riflettendo con più immediatezza il contesto del rilascio.

Apple Intelligence: l’intelligenza artificiale che lavora in silenzio

Se l’anno scorso Apple Intelligence è stata la grande novità per questa Wwdc Cupertino ha scelto una strada più discreta: l’intelligenza artificiale c’è, ma lavora in background senza stravolgere l’esperienza utente.

Tra le funzionalità attese ci sono le traduzioni in tempo reale attraverso le AirPods, una gestione intelligente della batteria basata sulle abitudini d’uso e nuove automazioni intelligenti nell’app Comandi Rapidi. Il tutto sarà gestito localmente, nel pieno rispetto della privacy, uno dei pilastri dell’approccio Apple.

Per gli sviluppatori, la vera novità sarà l’accesso a nuove API che permetteranno di integrare funzioni di machine learning e modelli linguistici nelle proprie app, sfruttando tutta la potenza dell’architettura Apple Silicon.

App di sistema e multitasking: evoluzioni mirate

Anche le app di sistema riceveranno aggiornamenti importanti. L’app Telefono si rifà il look con una schermata unificata che integra preferiti, recenti e segreteria. Safari adotterà un’interfaccia più leggera e trasparente, mentre Fotocamera sarà riorganizzata per rendere più intuitivo l’accesso alle numerose modalità di scatto.

Novità anche per l’app Messaggi, che introdurrà sondaggi e sfondi condivisi per le chat di gruppo. Arriverà inoltre l’app “Giochi”, una nuova piattaforma che raccoglierà Apple Arcade e titoli scaricati da App Store, creando un hub unico per il gaming su iPhone, iPad e Vision Pro.

Su iPadOS, Apple ha lavorato per rendere ancora più fluido il multitasking: finestre ridimensionabili, docking migliorato e gestione rapida degli spazi di lavoro consentiranno di passare tra app come mai prima d’ora.

Novità anche sul fronte realtà aumentata. Vision Pro guadagnerà funzionalità di scrolling oculare e compatibilità con controller di terze parti: l’obiettivo è rendere l’esperienza AR/VR più immersiva e accessibile anche per chi non è sviluppatore, aprendo la strada a nuove applicazioni di realtà aumentata.

AirPods, Apple Watch e l’era dei dispositivi intelligenti

I dispositivi indossabili entrano in una nuova fase evolutiva. Le nuove AirPods saranno in grado di riconoscere i movimenti della testa per gestire le chiamate, mettere in pausa la riproduzione quando l’utente si addormenta, e tradurre in tempo reale durante le conversazioni.

Su Apple Watch invece, con watchOS 26 debutta un vero e proprio coach AI, pensato per personalizzare gli allenamenti e adattare gli obiettivi in base all’attività quotidiana. Dall’esercizio cardio fino alle sessioni di stretching, l’Apple Watch sarà in grado di offrire consigli pratici “sul momento”, basati su dati biometrici e abitudini personali.

Hardware: nessuna rivoluzione, ma spazio alle sorprese

Se da un lato la Wwdc 2025 è palesemente “software-centrica”, dall’altro non si può escludere la possibilità di qualche sorpresa hardware. Le indiscrezioni al momento non segnalano grandi novità, ma Apple ci ha abituati a qualche colpo di scena. Potrebbero essere annunciati nuove cuffie o accessori HomePod, pensati per sviluppatori o professionisti audio, oppure un aggiornamento leggero ai MacBook per supportare al meglio i nuovi framework di sviluppo.

Certamente non vedremo novità riguardo al nuovo iPhone 17 o ad un Mac Pro rinnovato. La casa di Cupertino ha preferito concentrare risorse e attenzione sugli strumenti che contano davvero per gli sviluppatori e per l’esperienza quotidiana degli utenti, piuttosto che inseguire l’effetto wow con un dispositivo inedito.

Come e dove seguire la Wwdc 2025

La diretta del keynote sarà visibile a partire dalle ore 19:00 italiane sul sito ufficiale Apple, sull’app Apple TV e sul canale YouTube dell’azienda. Per chi vuole approfondire, nei giorni successivi saranno disponibili tutte le sessioni tecniche su Apple Developer, con contenuti on-demand dedicati a ogni aspetto dello sviluppo software.

Un evento pensato non solo per chi sviluppa, ma anche per chi vuole capire in anticipo dove sta andando Apple: estetica, intelligenza artificiale, interoperabilità. E, forse, dove si fermerà.

AirDrop a rischio in Europa: cosa sta succedendo?

Mentre gli occhi del mondo sono puntati sulla Wwdc, in Europa Apple si trova a dover affrontare una sfida ben diversa. Gli utenti dell’Unione europea rischiano infatti di dover rinunciare a una delle funzionalità più apprezzate dell’ecosistema Apple: AirDrop potrebbe essere rimossa dai dispositivi venduti nel mercato europeo.

Il motivo è il Digital Markets Act (Dma), la normativa europea entrata in vigore nel 2023 che impone ai grandi operatori digitali, i cosiddetti gatekeeper, tra cui rientra anche Apple, di garantire l’interoperabilità dei propri servizi con quelli di terze parti. Secondo le autorità europee, AirDrop è un esempio emblematico di “lock-in”: una tecnologia basata su Bluetooth Low Energy e Wi-Fi diretto, progettata per funzionare esclusivamente tra dispositivi Apple, limitando così la libertà di scelta per i consumatori e rafforzando il controllo di Cupertino sull’intero flusso di dati tra i propri prodotti.

Apple ha già presentato ricorso al Tribunale dell’Unione europea, sostenendo che AirDrop non sia un servizio autonomo, ma una funzionalità nativa e inscindibile dall’esperienza d’uso di iOS. Al momento, Cupertino sta valutando tre scenari: mantenere lo status quo e rischiare sanzioni fino al 20% del fatturato, adeguare AirDrop allo standard aperto e perdere parte delle garanzie di sicurezza, oppure cancellare completamente la funzione per i dispositivi europei. Le ultime indiscrezioni indicano la terza opzione come la più probabile: il costo per l’azienda (circa il 3% delle quote di mercato Ue) verrebbe considerato sostenibile, soprattutto se paragonato all’investimento richiesto per rendere AirDrop interoperabile senza rinunciare ai certificati hardware e al chip Secure Enclave.

Qualora AirDrop venisse rimosso, gli utenti europei dovrebbero ricorrere a soluzioni alternative come Snapdrop o ShareDrop, applicazioni web che però non garantiscono la stessa velocità di trasferimento né la stessa integrazione nativa con il sistema operativo. Il verdetto preliminare del Tribunale UE è atteso entro il primo trimestre 2026: fino a giugno 2026 Apple potrà sperare in un cambio di rotta o dovrà decidere di introdurre una versione “depotenziata” di iOS per l’Europa.

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