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Apple, Facebook e i soldi di Biden: banche, sprint in Europa

Tim Bennett on Unsplash

Avanti tutta. Dalle trimestrali della Corporate Usa emerge la straordinaria vitalità della rivoluzione digitale, emersa dalla pandemia più forte che mai. Intanto, il presidente Joe Biden ha giocato un altro jolly: l’American Families Plan, una serie di investimenti da 1.800 miliardi di dollari per l’istruzione, l’assistenza sanitaria, l’infanzia, i permessi pagati sul lavoro per motivi di malattia e famiglia. La Casa Bianca in cento giorni ha mobilitato 2.250 miliardi di dollari per le infrastrutture (ancora da approvare) e 1.900 miliardi di aiuti generalizzati. Mettendo insieme tutto si arriva a 6.000 miliardi di dollari, circa il 30% del Pil degli Stati Uniti. Il mix, tecnologia più sovrabbondante liquidità, è la benzina che farà girare il motore della ripresa globale. La Fed, intanto, vigila come un buon meccanico perché tutto giri senza intoppi.

SALE L’ASIA, CORRE IL FUTURE DEL NASDAQ

In Asia stamattina l’Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,7%, così come il Sensex di Mumbai: in India i nuovi contagi hanno toccato un altro record, a 379mila, ma il mercato azionario sembra guardare alla ripresa economica in atto. CSI 300 di Shanghai e Shenzen +0,2%. Tokyo è chiusa per festività.

Il future del Nasdaq è in rialzo dell’1% all’indomani di una seduta di ritracciamento, chiusa con l’S&P500 in ribasso dello 0,1%.

FACEBOOK +5% NEL DOPO BORSA, IN CASSA 64 MILIARDI

Ma le vere novità sui mercati Usa sono state annunciate dopo la chiusura. Facebook ha messo a segno nel dopo Borsa un balzo del 5% grazie alla conferma che anche il social media, come Google (ieri +2,9%), ha messo a segno un robusto rialzo della raccolta pubblicitaria nei mesi della pandemia: 26,17 miliardi di dollari di ricavi, assai di più dei 23,2 miliardi previsti. L’utile netto si è raddoppiato a 9,5 miliardi di dollari. Gli utenti unici mensili sono saliti del 10%, a 2,85 miliardi. A fine trimestre la società aveva in cassa 64 miliardi di dollari: il buyback in corso è da 30 miliardi di dollari.

APPLE STRACCIA LE STIME. UN BUY BACK DA 90 MILIARDI

È stata poi la volta di Apple, che ha stracciato le stime degli analisti, pur riviste più volte al rialzo negli ultimi giorni. I suoi ricavi sono saliti del 54%, a 89,6 miliardi di dollari, contro il consensus di 77 miliardi. Il risultato si spiega per lo più con il boom dell’iPhone: +66%, a 47,9 miliardi di dollari. Ma aumentato anche le vendite di iMac e di tutto quanto può servire allo smart working. Il risultato netto si è più che raddoppiato, a 23,6 miliardi di dollari, ben oltre le aspettative. Grazie al buon andamento degli affari, la società ha deciso di portare a 90 miliardi di dollari il riacquisto di azioni proprie, una cifra immensa, che da sola dovrebbe contribuire a tenere su il titolo nei prossimi mesi.

LA FED CONFERMA GLI ACQUISTI SUL MERCATO

La Federal Reserve ha confermato tutte le misure predisposte per contrastare l’economia – tassi a zero e acquisti di titoli per 120 miliardi di dollari al mese – e l’intenzione di accompagnare la ripresa con una politica monetaria decisamente accomodante.

Il Wti è in rialzo per il terzo giorno consecutivo. Stamattina il petrolio leggero del Texas tratta a 64 dollari il barile. Brent a 67,52 dollari.

L’EUROPA FESTEGGIA L’ACCORDO CON PFIZER

L’Europa, dopo la consegna dei piani nazionali Next Generation Eu, festeggia stamane l’accordo con Pfizer per la fornitura di vaccini che permetterà di colmare il gap accumulato per le inadempienze di AstraZeneca (citata in giudizio).

MILANO PIATTA, SI ALLARGA LA FORBICE BTP/BONOS

Le Borse dell’Europa si sono collocate intorno alla parità, in attesa delle comunicazioni della Federal Reserve. Diverso il discorso sui mercati obbligazionari: l’avversione al rischio si concretizza in un rafforzamento dell’Europa “core”, a partire dal Bund, ai massimi da febbraio, a un passo dai massimi degli ultimi dodici mesi a -0,22%. Ma aumenta anche lo spread tra Btp e Bonos spagnoli, tanto per sottolineare la fiducia condizionata con cui i mercati valutano il Bel Paese alle prese con il Recovery Fund. Si sa, del resto, che la Commissione Europea, per dare il via libera, ha richiesto impegni precisi sia sui tempi che sui passaggi legislativi. Il decreto sulle semplificazioni è da emanare entro maggio, in modo da convertirlo in legge entro metà luglio. Entro fine luglio va presentato il disegno legge delega sulla riforma del fisco.

PRENDE IL VOLO DEUTSCHE BANK

In questa cornice, Piazza Affari resta inchiodata sui livelli della vigilia: -0,06%, a quota 24.459. Nel resto d’Europa si apprezzano Francoforte (+0,4%), Parigi (+0,53%), Madrid (+0,47%) e Londra (+0,25%).

Il dato più importante arriva da Deutsche Bank (+10,86%). Il principale istituto tedesco ha registrato nei primi tre mesi del 2021 un utile netto di competenza di 908 milioni, superando del 50% le previsioni degli analisti, contro il rosso di 43 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.

DELIVERY HERO (+9,47%) RADDOPPIA GLI UTILI

Anche a Londra le note più liete arrivano dal fronte delle banche (Lloyds Banking Group +3,5%). Ma corre anche la pubblicità (WPP +3,60%) ed esplodono le consegne a domicilio di Delivery Hero (+9,47%), che prevede utili più che raddoppiati per il 2021.

SANTANDER (+2,6%) TACE SU ORCEL

A Madrid il Banco de Santander guadagna il 2,70%. Il Ceo di Santander, Jose Antonio Alvarez, non ha voluto rilasciare commenti sulla causa legale intentata dal banchiere italiano Andrea Orcel contro l’istituto per il ritiro dell’offerta per l’incarico di AD.

A Parigi vola Sanofi (+2,45%), che ha confermato la previsione di un aumento dei profitti a due cifre per il 2021 (+15% il primo trimestre).

SPREAD A 110, BOT A 6 MESI A -0,481

In salita i rendimenti e la forbice con i titoli tedeschi. Il Btp sale a 0,87%, sui massimi degli ultimi sei mesi, da 0,86% di ieri. Lo spread è salito a 110 punti. Da qualche settimana il decennale italiano è in lieve sofferenza rispetto per esempio al Bono spagnolo, forse perché c’è il timore che Draghi incontri difficoltà nell’attuazione del PNRR.

Ieri sono stati assegnati in asta dal Tesoro 6,5 miliardi di Bot semestrali, con un rendimento pari a -0,481, in aumento di 5 centesimi rispetto all’asta del mese precedente. Buona la domanda, che si è attestata a 8,692 miliardi di euro, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,4. Il regolamento dell’asta cade sul prossimo 30 aprile.

BANKITALIA E CONSOB: RISPARMIATORI, ALLA LARGA DAL BITCOIN

Consob e Banca d’Italia hanno richiamato l’attenzione della collettività, e in particolare dei piccoli risparmiatori, sugli elevati rischi connessi con l’operatività in cripto-attività che possono comportare la perdita integrale delle somme di denaro utilizzate. È quanto si legge in una nota congiunta in cui si sottolinea che il richiamo “si rende opportuno in attesa che venga definito un quadro regolamentare unitario in ambito europeo”.

La nota segnala anche il rischio di perdite a causa di malfunzionamenti, attacchi informatici o smarrimento delle credenziali di accesso ai portafogli elettronici. “Tali rischi assumono ora una maggiore rilevanza in relazione al diffondersi di forme di offerta attraverso il canale digitale che facilitano l’acquisto di cripto-attività da parte di una platea molto ampia di soggetti”, si legge ancora nella nota.

VOLA MEDIASET: VENERDÌ LA PACE CON VIVENDI

Soffia aria di pace tra Mediaset (+8,37%) e Vivendi. Giornata da ricordare per il Biscione anche sul fronte dei volumi: più di 8 milioni, molti più della media dell’ultima settimana (poco sopra 1,5 milioni). E il successo del titolo si è ripercosso anche sulla controllata spagnola: il titolo a Madrid è cresciuto del 5,32%, a 4,906 euro. Venerdì potrebbe arrivare la sigla dell’accordo con i francesi, che dovrebbero restare nel Biscione ancora per cinque anni. Inoltre, a dare linfa al titolo ci sono stati i conti del 2020, migliori delle attese, e le indicazioni positive sulla pubblicità per il secondo trimestre, vista in crescita “a due cifre”. JP Morgan consiglia l’acquisto del titolo.

SPROFONDA SAIPEM, BLOCCATA IN MOZAMBICO

La nota negativa riguarda Saipem che perde il 5,06% dopo i risultati del primo trimestre: i ricavi, pari a 1,618 miliardi di euro, sono in calo del 25,5% sullo stesso periodo dello scorso anno e sotto le attese del consenso Bloomberg di 2,019 miliardi. Inoltre, la guerra in Mozambico ha costretto la società a interrompere il progetto incluso nel portafoglio ordini al 31 di marzo 2021 per un ammontare di circa 4 miliardi, dei quali circa 1,4 miliardi per attività dal primo aprile a fine 2021.

Quadro opposto per Tenaris (+3,36), maglia rosa di giornata. Eni, che annuncerà i conti venerdì, +0,93%.

INTESA PREPARA IL MAXI ACCONTO SUGLI UTILI, BRILLA POSTE ITALIANE

Anche a Milano il settore più dinamico è quello bancario, in fibrillazione per l’ormai prossima svolta del Recovery plan. Acquisti in particolare su Bpm (+2,75%), Bper (+2,24%) e Unicredit (+1,37%).

Intesa San Paolo +0,50%. L’assemblea ha approvato il bilancio 2020, chiuso in utile netto per 3,27 miliardi, e la quota da distribuire agli azionisti, limitata a 693,6 milioni per i tetti posti dalla Bce alle vigilate. Il voto assembleare modifica anche lo statuto, rendendo così possibile distribuire acconti sui dividendi futuri, in linea con le scorse previsioni del vertice di erogare un maxi-acconto sugli utili 2021 quest’autunno. Sempre che Francoforte sciolga i veti posti un anno fa e ribaditi a dicembre.

Bene anche il comparto del risparmio gestito dopo la pubblicazione dei robusti dati di raccolta Assogestioni: su tutti Poste Italiane guadagna lo 0,88%.

Generali +0,69% alla vigilia dell’assemblea; Francesco Caltagirone non ha depositato il suo pacchetto, che ammonta a più del 5% del capitale.

Tra i titoli peggiori Pirelli (-2,93%), Stm (-2,29%) e Amplifon (-1,51%).

DO VALUE +4,1%, PER EQUITA È BUY

Da segnalare il balzo a Piazza Affari per il titolo doValue, che ha chiuso la seduta con un guadagno del 4,11%, salendo a 10,64 euro. Equita sim ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 11,5 euro dopo che la società ha comunicato di aver sottoscritto da inizio anno nuovi mandati di servicing per complessivi due miliardi di euro. Sull’Aim, denaro su Reevo (+3,64%), che ha festeggiato l’accordo con Tiscali per la fornitura di servizi di Cloud, Hybrid Cloud e Cybersecurity ai clienti business e alle Pubbliche Amministrazioni Locali.

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