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Apple e i dazi di Trump: quanto costerebbe un iPhone prodotto negli Usa? Ecco perché non si può fare (secondo Tim Cook)

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Cento miliardi di dollari andati in fumo in una manciata di minuti. È questa la reazione dei mercati alle minacce di Trump su Apple. Secondo Bloomberg, il titolo – che attualmente perde oltre il 3% – avrebbe bruciato più di 100 miliardi di valore di mercato all’avvio delle contrattazioni. A pesare sulle quotazioni di Cupertino sono le minacce del presidente statunitense Donald Trump, che dopo alcune settimane di “calma apparente” è tornato alla carica sui dazi. Nel suo mirino sono finiti l’Unione Europea, per la quale raccomanda dazi del 50% dato che “i negoziati non stanno portando a nulla”, ma anche una delle big tech a stelle e strisce, Apple, vittima di una vera minaccia: se non produrrà i suoi iPhone su suolo americano andrà incontro a tariffe del 25%.

Trump minaccia Apple

Utilizzando come da tradizione Truth, il social network di sua proprietà, Trump non usa mezzi termini:  “Ho informato da tempo Tim Cook di Apple che mi aspetto che gli iPhone venduti negli Stati Uniti siano fabbricati e costruiti negli Stati Uniti, non in India o altrove”, ha scritto. Poi la minaccia: “Se non dovesse accadere, allora un dazio di almeno il 25% deve essere pagato da Apple agli Usa”.

Le parole di Trump arrivano dopo le indiscrezioni pubblicate nelle ultime settimane, secondo cui l’azienda di Cupertino vorrebbe assemblare in India tutti gli iPhone destinati agli Stati Uniti entro la fine del 2026. Al momento la stragrande maggioranza dei melafonini viene prodotta in Cina, i cui futuri rapporti con gli Usa, nonostante la tregua attuale, restano un’incognita. Non solo, anche Foxconn, uno dei principali fornitori di Apple, secondo il Financial Times, starebbe effettuando un’importante espansione in India nonostante le richieste di Trump di riportare la produzione negli Stati Uniti. 

Quanto potrebbe costare un iPhone prodotto negli Usa?

Già nelle scorse settimane, in seguito all’inasprimento delle tensioni con la Cina, molti esperti avevano cercato di capire quanto potrebbe costare un iPhone prodotto negli Stati Uniti. Tanto, troppo è la risposta. Secondo Dan Ives, responsabile globale della ricerca tecnologica presso la società di servizi finanziari Wedbush Securities, gli iPhone prodotti negli Stati Uniti potrebbero costare più di tre volte il loro prezzo attuale di circa 1.000 dollari, ha spiegato l’esperto alla Cnn, perché sarebbe necessario replicare l’ecosistema produttivo altamente complesso attualmente esistente in Asia.

“Se si costruisce questa (catena di approvvigionamento ndr.) negli Stati Uniti con una fabbrica in West Virginia e nel New Jersey, si tratterebbe di iPhone da 3.500 dollari“, ha detto, riferendosi agli impianti di fabbricazione. E anche in questo caso, trasferire solo il 10% della propria catena di approvvigionamento negli Stati Uniti costerebbe ad Apple circa 30 miliardi di dollari in tre anni. 

Perché Apple non può produrre gli iPhone negli Usa

Il problema non riguarda solo i costi del prodotto. Negli Stati Uniti manca l’ecosistema di fornitori Apple, di competenze produttive e ingegneristiche che, per ora, si possono trovare solo in Asia.

Lo aveva spiegato anche Tim Cook in un’intervista rilasciata nel 2017, dicendo che “negli Stati Uniti non esiste una forza lavoro sufficientemente specializzata per sostenere la produzione su larga scala di dispositivi Apple”. “In Cina potremmo riempire interi stadi di ingegneri di processo. Negli Stati Uniti fatichiamo a riempire una sala riunioni”, disse all’epoca il numero uno di Apple.

Bisogna poi tenere in considerazione anche il costo della forza lavoro: secondo le stime di Wayne Lam per il Wall Street Journal, la manodopera di assemblaggio potrebbe costare 30 dollari a telefono in Cina, contro i 300 dollari negli Stati Uniti. Cifre elevatissime che ridurrebbero i margini della società e che per forza di cose andrebbero scaricate sui clienti. E qui sorge un’altra domanda: gli utenti continuerebbero a comprare iPhone a prezzi tanto alti?

Insomma, nonostante le richieste di Trump, trasferire l’intera produzione degli iPhone negli Usa appare per il momento impossibile. Una realtà che i mercati hanno compreso perfettamente, nonostante la Casa Bianca continui a fare orecchie da mercante.

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Categories: Finanza e Mercati