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Anima, via libera al dividendo e in Borsa il titolo vola

Positivi i dati sulla raccolta di febbraio di Anima Holding, ma conti in lieve calo a causa del minor contributo delle commissioni di incentivo. Nonostante ciò il cda ha deciso di proporre agli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,25 euro per azione e in Borsa il titolo ha subito preso il volo: alle ore 16 Anima Holding guadagnava il 2% a fronte di un FtseMib sulla parità.

Parlando della raccolta netta, nel mese di febbraio il gruppo ha registrato un flusso positivo per 170 milioni di euro, un risultato che porta l’ammontare complessivo da inizio anno a 118 milioni. Nel dettaglio, nei primi due mesi del 2017 la raccolta delle gestioni patrimoniali è stata positiva per 470 milioni, mentre quella riferita ai fondi aperti è stata negativa per circa 352 milioni.

Marco Carreri, Ad di Anima Holding e di Anima Sgr ha sottolineato che “Il 2017 è iniziato in un contesto simile all’ultima parte dell’anno precedente, e conseguentemente con un trend di raccolta nel retail simile per caratteristiche e volumi; in questo segmento stiamo comunque registrando segnali di miglioramento, sebbene la conferma dell’inversione del trend si avrà solo quando saranno stati definitivamente tolti dal tavolo i dubbi circa la solidità del sistema creditizio italiano”.

Per quanto riguarda i conti, Anima ha chiuso il 2016 con ricavi netti totali pari a 253,7 milioni di euro, in calo del 13% rispetto ai 291,2 milioni registrati nel 2015. In base a quanto si legge nella nota pubblicata dalla società: “Il calo è da ricondursi interamente al minor contributo delle commissioni di incentivo che nel 2016 si sono attestate a 20,6 milioni di euro (rispetto ai 57,3 milioni di euro del 2015)”. 

L’utile netto nel 2016 si è invece attestato a 101,2 milioni di euro in ribasso dai 126,9 milioni di euro del 2015. Il dato sconta tra l’altro l’effetto dei maggiori oneri – pari a circa 9 milioni – relativi all’accordo con l’Agenzia delle Entrate del 7 luglio 2016.

La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2016 risulta positiva per 192,9 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 185,2 milioni di fine 2015.

In base ai risultati raggiunti, il consiglio di amministrazione ha intenzione di proporre all’Assemblea degli azionisti che si riunirà il prossimo 27 aprile, la distribuzione di un dividendo per il 2017 pari a 0,25 euro per ogni azione ordinaria di Anima Holding. La cedola sarà pagabile a decorrere dal 24 maggio 2017 (con stacco cedola 22 maggio 2017 e record date 23 maggio 2017).

Ma le notizie odierne su Anima non si fermano qui. La holding sarebbe attualmente impegnata nell’apertura di “canali di dialogo molto molto preliminari” con Banco Bpm sulla possibile acquisizione di Aletti Gestielle, da sempre nel mirino del gruppo insieme ad Arca.

Lo ha detto l’Ad Marco Carreri che nell’ambito di un’intervista a Reuters ha dichiarato: “Arca ha una governance complicata, Gestielle è una operazione a cui guardiamo con maggiore interesse perché abbiamo una relazione storica con Bipiemme e loro sanno che c’è interesse da parte nostra”.

Carreri ha inoltre affermato che l’azionista e partner Poste Italiane  ha portato 500 milioni di raccolta nei primi due mesi del 2017 e confermato che Poste contribuirà alla raccolta nella  misura di 15 miliardi in cinque anni.

Le novità odierne sembrano aver attirato l’interesse e il consenso degli investitori di Piazza Affari, dove a poco più di un’ora dalla chiusura, il titolo Anima guadagna il 2,06%, battendo nettamente la performance della Borsa milanese, che attualmente viaggia poco sotto la parità (-0.03%).

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