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Anima Sgr vola in Borsa ma per l’uscita di Mps serve il via libera di Bpm

Anima Sgr è una della regine della mattinata di Borsa con un rialzo del 3,5% che ha portato il titolo oltre i 7,5 euro. La ragione è semplice e alla base dell’exploit del titolo ci sono le indiscrezioni riportate dal “Sole 24 Ore” sulla possibile uscita del Monte dei Paschi dal capitale di Anima Sgr con la vendita della sua quota del 10,3% che ne fa il secondo socio dietro Bpm (16,84%).

Ma le cose non sono così semplici anche se il deal è del tutto verosimile. Se Mps vendesse la sua quota in Anima ne ricaverebbe una plusvalenza teorica di oltre 100 milioni che farebbero molto comodo a Siena a caccia di risorse da affiancare all’aumento di capitale da 3 miliardi che scatterà a maggio.

Ma c’è un problema: il lock up per i principali azionisti di Anima scade solo il 16 aprile del 2016 per una piccola quota di Mps pari allo 0,4% mentre la definitiva liberatoria della partecipazione arriverà solo il 16 aprile del 2017.

C’è però un modo per permettere al Monte dei Paschi di fare cassa subito, se lo vorrà: quello di chiedere preventivamente a Bpm, che è il primo azionista di Anima, di cambiare il patto parasociale per anticipare il lock up e uscire prima del previsto da Anima.

Ed è probabile che Alessandro Profumo e Fabrizio Viola ne parlino presto, se non l’hanno già fatto, al numero uno della Banca Popolare di Milano, Giuseppe Castagna. Soprattutto se troverà conferma la voce secondo cui a voler entrare in Anima, come scrive il Sole, c’è Poste Italiane.

Per ora Mps, interpellata da  FIRSTonline, si trincera dietro il classico “no comment” ma se ne saprà di più settimana prossima quando si terrà l’assemblea della banca senese. O forse già domani nell’assemblea della Bpm.

L’ipotesi di cedere anzitempo la partecipazione in Anima è più che plausibile perché nel piano quadriennale del Monte dei Paschi si parla esplicitamente di cessioni, anche se allora l’obiettivo prioritario era focalizzato sulle controllate e partecipate estere che tuttavia sono più difficili da valorizzare. Ecco perché Piazza Affari sogna il deal che sta già infiammando la Borsa.

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Categories: Finanza e Mercati