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Ama, Grillo difende Virginia ma Muraro parlava con Buzzi

Grillo blinda la sindaca Raggi e scende in campo sulla ormai incandescente questione dei rifiuti a Roma. Ma nuovi sviluppi rialzano la polemica introno all’assessora all’Ambiente Paola Muraro, colta da alcune intercettazioni, in conversazione con Salvatore Buzzi, il presunto boss di Mafia Capitale.

Dopo l’apertura dell’indagine aperta dall’Autorità Anticorruzione (Anac) proprio sull’Ama, la municipalizzata romana per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, e dopo i crescenti malumori in casa grillina su tutta la vicenda che ha investito Raggi e l’assessore Paola Muraro, Beppe Grillo ha deciso di intervenire sul suo blog, con un post firmato insieme al Direttorio M5S, per provare ad arginare l’onda montante delle polemiche. Il titolo è esplicito: “Siamo tutti con Virginia”. Quindi i vertici pentastellati difendono il sindaco di Roma da “retroscena e notizie false sui rapporti dei portavoce del MoVimento 5 Stelle con Virginia e assessori nel tentativo di screditare l’operato del sindaco e nella speranza (vana) di spaccarci. Virginia e tutti gli assessori – scrive Grillo -stanno lavorando a testa bassa per restituire ai romani una città pulita, ordinata, funzionante, viva e risolvere i danni lasciati da venti anni di mala politica”.

Dopo l’intervento di Grillo, però scoppia una nuova grana. Paola Muraro risulta aver parlato al telefono con il «re delle coop» Salvatore Buzzi, il presunto boss di Mafia Capitale, per conoscere le sorti di un appalto vinto dalla Centro Nazionale Servizi di Bologna, di cui lui stesso era socio. Sono le conversazioni registrate e trascritte negli atti dell’inchiesta della Dda romana che potrebbero mettere in ulteriore difficoltà la titolare dell’assessorato all’Ambiente del Campidoglio. Compaiono nei brogliacci e finora non erano state trascritte. Alla luce delle ultime verifiche compiute dai magistrati romani sulla gestione dei rifiuti nella Capitale, è possibile che quei colloqui vengano adesso rivalutati per capire se possano contenere informazioni interessanti per le indagini in corso. Ma anche per leggere meglio l’intesa ipotizzata fra la stessa Muraro e l’allora amministratore delegato dell’Ama, Franco Panzironi, l’ex tesoriere di Gianni Alemanno, a libro paga (5 mila euro al mese stando agli accertamenti del Ros) di Buzzi e per questo finito sotto processo con l’accusa di associazione di stampo mafioso. Si cerca cioè di capire se esista o meno un conflitto d’interesse per l’assessora scelta dai grillini che all’epoca era consulente dell’Ama.

 

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Categories: Politica