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Altro che Google, è Ferrero la società ideale in cui lavorare

Da quest’anno il marchio Ferrero non evoca soltanto la bontà della Nutella ma anche il luogo di lavoro ideale per gli studenti di economia delle università italiane. Il risultato emerge dall’indagine «Italy’s most attractive employers», condotta dalla società Universum intervistando su 140 imprese, tra gennaio ed aprile 2013, un campione di 20.718 studenti provenienti da 39 università sparse per il Paese.

Per la prima volta, alla sua decima edizione, la rilevazione assegna il podio alla multinazionale italiana, scalzando la Google che si ferma in seconda posizione, prima di Unicredit e Intesa San Paolo rispettivamente terza e quarta in classifica.
La società californiana rimane comunque la preferita tra gli studenti di ingegneria, informatica e scienze naturali, seguita da Ferrari, Microsoft ed Eni.

“A differenza del passato, in cui vincevano marchi come Armani, Bulgari, Sony e Nokia, le aziende prescelte offrono stage, trainee programs e – cosa importante – prospettive di lavoro. Infatti in passato gli studenti prediligevano nomi più prestigiosi non curanti se in effetti a questi fossero collegati vere e proprie chance d’inserimento. Oggi sono più saggi e selettivi e ritengono fondamentale che abbiano tra i loro requisiti: oltre alla prospettiva d’assunzione, essere italiane, forti e stabili a livello finanziario” Parla così Claudia Tattanelli, global director e country manager per l’Italia di Universum, in occasione della presentazione dei risultati ieri a Milano al Palazzo delle Stelline.

Il dato sorprendente è come la Ferrero si collochi tra le prime società prescelte anche tra gli studenti francesi e tedeschi. Secondo l’amministratore delegato Giovanni Ferrero, il successo deriva innanzitutto dalla notorietà di un prodotto e poi dall’essere una realtà “glocal”, vale a dire che pensa localmente e che agisce globalmente.

La ricerca infine mette in luce interessanti e notevoli differenze di genere. Le studentesse d’ingegneria per esempio si orientano verso imprese del settore dei beni di consumo e farmaceutiche, perché sono convinte che i loro datori di lavoro possano offrire loro più equilibrio in termini di vita professionale e familiare. Gli uomini preferiscono invece le banche, le società di revisione e le aziende automobilistiche, più associate ai concetti di: alti profitti, possibilità di diventare leader o manager.

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