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ADVISE ONLY – Prestiti: consigli per ottenere credito anche in tempo di crisi

In tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo accade sempre più di frequente che banche e società finanziarie rispondano con un “no” secco alle richieste di finanziamento provenienti dalle famiglie. Non bisogna, però, perdersi d’animo. Vediamo alcuni suggerimenti e consigli per ottenere prestiti, nonostante lo “spettro” del credit crunch.

I criteri di valutazione delle banche

Anzitutto, è bene precisare che la domanda di credito è soggetta alla valutazione di una serie di parametri, che è bene conoscere in anticipo, fra cui:

  • politica di rischio, ossia i parametri che ogni istituto applica in base ai propri calcoli statistici (credit scoring) per valutare la rischiosità dell’operazione creditizia;
  • livello di reddito del richiedente e il rapporto fra questo e l’importo delle rate mensili;
  • situazione lavorativa e tipologia di reddito;
  • importo del finanziamento (più è alto, maggiore è la rischiosità dell’operazione);
  • affidabilità creditizia, valutata in base alle informazioni contenute neldatabase delle Centrali Rischi. Se il richiedente risulta iscritto come “cattivo pagatore”, avrà maggiori difficoltà a vedersi accettata la sua richiesta di finanziamento.

Garanzie richieste dalle banche

Le banche richiedono ai propri clienti alcune garanzie specifiche per tutelarsi dal rischio d’insolvenza del debito. Le principali sono:

  • il possesso di una fonte di reddito certa: di solito il requisito “base” per ottenere un finanziamento è avere un contratto di lavoro, possibilmente a tempo indeterminato;
  • la firma di un fideiussore/coobligato, ossia di una terza persona che funga da garante;
  • la cambializzazione delle rate;
  • l’autorizzazione a cedere parte dello stipendio (in caso di momentanea difficoltà economica, quando si è impossibilitati a pagare le rate mensili del finanziamento);
  • la stipula di una polizza assicurativa a protezione del credito.

Come evitare il mancato pagamento delle rate?

Una volta ottenuto il finanziamento, è fondamentale evitare di incorrere in ritardi nel pagamento delle rate, che determinano una maggiorazione degli interessi dovuti, attraverso l’applicazione di una mora, oltre al rischio di essere iscritti nelle liste dei cattivi pagatori, uno “status” che rende estremamente difficile ottenere credito dalle banche. Ecco qualche consiglio per evitare i ritardi nel rimborso delle rate.

  • Scegliere prestiti personali flessibili, che prevedano la possibilità di posticipare il pagamento di una o più rate in caso di difficoltà, di ridurre o aumentare l’importo della rata e di estinguere il debito in anticipo, senza incorrere in alcuna penale: attualmente molte banche offrono questo tipo di prestiti.
  • Stipulare una polizza assicurativa a protezione del credito, che intervenga a saldare il prestito (o alcune rate del prestito) al posto del debitore in determinate circostanze, per esempio in caso di malattia, morte, invalidità o perdita di lavoro. E’ bene sapere che stipulando una polizza a copertura del credito aumenta il costo del prestito.
  • Accertarsi che la rata del prestito sia sempre commisurata a proprio reddito netto.

Soluzioni di prestito alternative al classico credito bancario

  • Prestiti d’onore: sono finanziamenti agevolati destinati alla creazione di nuove imprese, introdotti con la legge 608 del 1996, rivista col decreto legislativo 185 del 2000. Una parte di capitale viene concessa a fondo perduto, mentre un’altra parte deve essere restituita, con un tasso altamente agevolato. Il servizio dei prestiti d’onore è gestito da Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa) e prevede la concessione di agevolazioni finanziarie per tre tipologie: lavoro autonomo, microimpresa e franchising.
  • Prestiti per cattivi pagatori/protestati: chi in passato è stato iscritto nelle liste dei cattivi pagatori può ricorrere alla cessione del quinto, prevedendo quindi la restituzione tramite trattenuta diretta della rata sulla busta paga o sulla pensione; è il datore di lavoro o l’ente previdenziale ad occuparsi del versamento della rata, in questo modo la banca ha la garanzia del pagamento e può concedere credito anche ai cattivi pagatori.
  • Prestiti INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica) sono dei finanziamenti a tasso agevolato che l’Istituto o banche e società finanziarie convenzionate erogano a lavoratori, pensionati e alle loro famiglie.
  • Microcredito promosso da enti e fondazioni che si fanno garanti dei prestiti, destinati in genere a determinate categorie di persone (disoccupati, persone in difficoltà economica ecc.)
  • Social lendig o prestito tre persone: formula che elimina la mediazione degli istituti di credito e permette ai privati di finanziarsi tra loro a tassi convenienti. La mediazione avviene attraverso società sul web che mettono in contatto domanda e offerta: chi presta denaro ottiene buoni rendimenti, chi lo riceve gode di tassi vantaggiosi.
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