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Acea: il piano di Donnarumma per Roma

Imagoeconomica

Acea mette sul tavolo 2 miliardi per Roma in cinque anni. Serviranno ad investire nelle infrastrutture dell’acqua e dell’elettricità, portando la capitale ai livelli delle altre capitali europee. Obiettivi ambiziosi che l’Ad Stefano Donnarumma ha spiegato in una intervista al tempo.

«Nel piano industriale – ricorda Donnarumma – abbiamo previsto 3,1 miliardi di investimenti complessivi nei diversi settori. Ma solo a Roma ne saranno dedicati ben due. Degli 1,6 miliardi stanziati per l’idrico 700 milioni sono per l’acqua della Capitale, senza contare quindi la depurazione che è da considerare un capitolo a parte. Per le reti elettriche, fino al 2022, sarà speso circa un miliardo, mentre altri 200 milioni saranno destinati all’ambiente con la costruzione di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti. Uno stanziamento che fa di Acea la più grande stazione appaltante del Centro Italia. Ma che soprattutto rimette in moto l’economia della città ».  

Donnarumma non nasconde che la crisi idrica di Roma, dopo l’allarme della scorsa estate, non è risolta. “La criticità massima sì. Ma la quantità a disposizione è inferiore alle medie storiche” dice l’Ad. “Abbiamo tamponato un fenomeno che avrebbe potuto avere risvolti molto negativi per i cittadini della Capitale. Le perdite di acqua erano stimate intorno al 45%. Con i lavori già fatti e con gli ulteriori recuperi, grazie alla seconda ispezione che sta appunto terminando in questi giorni, contiamo di portare le stesse sotto il 30%”.

Il prossimo tassello importante sarà l’avvio delle procedure per l’approvazione del raddoppio del Peschiera, un’opera da 300 milioni di investimento. “Un’opera strategica per Roma, che consentirà di mettere al sicuro l’approvvigionamento idrico della Capitale per i prossimi cento anni”, promette Donnarumma.

L’altro capitolo è quello dell’elettricità e dell’illuminazione. La Capitale sarà presto tutta coperta da luci a led, assicura il manager. Su un totale di circa 200 mila lampade, sono circa 185 mila quelle interessate dal cambio con la nuova tecnologia.  Ne saranno sostituite altre 20 mila, “una parte delle quali saranno installate entro la fine di marzo. Ne resteranno solo 5mila per i quali sono previsti tempi più lunghi ma solo per una ragione di rispetto delle caratteristiche di alcune zone centrali” ovvero per conservare le caratteristiche di illuminazione “calda” necessarie nel centro storico.

Infine l’Ad ricorda il recente accordo con Open Fiber per la posa della fibra ottica e promette che i “nasoni”, progressivamente, saranno riaperti.

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Categories: Economia e Imprese