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A Roma per discutere del futuro dei mammiferi carnivori sulla Terra

“Il futuro dei grandi Carnivori: avranno ancora spazio sulla Terra?” è il tema del nono appuntamento del ciclo HAPPY HOURS – undici appuntamenti dedicati alle prospettive della Biodiversità ‘Insieme sull’Arca’ – promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

L’incontro si svolgerà giovedì 8 maggio, alle ore 18.00, presso la Sala degli Scheletri del Museo Civico di Zoologia, che fa parte del sistema Musei in Comune di Roma Capitale, e sarà tenuto da Gloria Svampa, curatore responsabile della Collezione Mammiferi presso il museo e ideatrice della rassegna Happy Hours.

Nel corso della conferenza, la Svampa spiegherà come la sopravvivenza dei grandi mammiferi carnivori nella nostra epoca, contraddistinta dall’invadenza e dalla prepotenza del genere umano, dipenderà dalla capacità di adattarsi in ambienti tanto diversi da quelli in cui sono nati e si sono evoluti in milioni di anni.

Il degrado, la frammentazione e la distruzione degli habitat – causa primaria di tutte le recenti estinzioni – stanno, infatti, mettendo a rischio la fauna in ogni parte del Pianeta. Nel tempo e attraverso la selezione naturale, alcune specie possano sviluppare adattamenti che permetteranno una convivenza con l’uomo: si può immaginare che i più favoriti, in questa lotta per la sopravvivenza, saranno i microrganismi e altre piccole forme di vita, adattabili e rapide nelle risposte evolutive. Condizioni e prospettive diverse per i grandi Mammiferi Carnivori. Questi animali sono caratterizzati da un basso tasso riproduttivo; sono molto sensibili alle azioni di disturbo ed alla trasformazione degli ambientali naturali; hanno bisogno di grandi spazi per vivere e la loro natura di predatori li pone spesso in diretto conflitto con le popolazioni umane – fra il 19° e il  20° secolo si è infatti registrato un impressionante declino delle popolazioni di Carnivori e una drammatica contrazione dei loro areali.

Riusciranno ad adattarsi così rapidamente da evitare l’estinzione?

Oggi l’uomo, principale causa di questo trend così negativo, ha finalmente acquisito consapevolezza del ruolo chiave che questi Mammiferi svolgono nel conservare la struttura e la funzione degli ecosistemi.

Recenti indagini scientifiche confermano come i grandi Carnivori siano fondamentali per mantenere l’equilibrio della natura nel suo complesso: attraverso il controllo degli erbivori, danno la possibilità alle piante di crescere e, quindi, di temperare gli effetti del riscaldamento globale. Inoltre, contribuiscono alla diffusione dei parassiti e delle malattie del bestiame domestico e all’ eliminazione dei rifiuti organici.

Senza di loro, il Pianeta sarebbe davvero più povero, forse invivibile! Per fortuna, alcune di queste  meravigliose creature, frutto di così raffinati adattamenti, stanno rivelando insospettabili capacità di modificare le proprie abitudini e caratteristiche, adattandosi all’ambiente trasformato dall’Uomo. Grazie al cambiamento  nella loro dieta, nell’uso dello spazio e nel ritmo di attività c’è la speranza che nel futuro potranno continuare a vivere accanto a noi.

Una concreta possibilità, che sta a noi garantire, per la sopravvivenza e il benessere di tutti.

GLORIA SVAMPA

Zoologa, è il curatore responsabile della Collezione Mammiferi del Museo Civico di Zoologia di Roma. Laureata in Scienze Naturali all’Università di Roma “La Sapienza”, è entrata a lavorare ancora giovanissima al Giardino Zoologico e Museo Civico di Zoologia della Capitale, prima come educatrice e poi come curatrice del settore Mammiferi Carnivori e Primati del Giardino Zoologico. Alla fine degli anni ’80, assunto il compito di curatrice generale delle collezioni, ha seguito il sorgere dei primi Programmi Europei di Conservazione delle specie minacciate (European Breeding Programs), coordinati dall’allora neonata Associazione Europea Zoo ed Acquari, presso il cui Direttivo ha rappresentato per molti anni le istituzioni zoologiche italiane. E’ stata membro delle Commissioni di esperti di diversi programmi europei, come quello per la conservazione ex situ del Licaone, dell’Orang utan e dell’Ippopotamo pigmeo.

Ha presieduto per molti anni l’Unione Italiana Zoo ed Acquari, di cui oggi è membro onorario, e dal 1984 al 1996 è stata membro dell’Autorità Scientifica CITES, sia come esperta di Giardini Zoologici che come rappresentante dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici.

Dal 1998, trasferita la sua attività al Museo Civico di Zoologia di Roma, a fianco all’attività curatoriale, ha mantenuto costante il suo impegno a favore della conservazione, sia attraverso attività di divulgazione, che creando i presupposti per un costante rapporto di collaborazione fra il Museo e le autorità preposte alla salvaguardia della natura, in particolare le Autorità CITES.

E’ membro del Gruppo di Specialisti della Commissione per la Sopravvivenza delle Specie (SSC) IUCN sulla Riproduzione e Conservazione ex situ  delle Specie Minacciate (CBSG), di cui è stata chiamata a fare parte della Commissione Strategica.

Interessata agli aspetti legati all’etica biologica e della conservazione, ha preso parte attiva a diversi gruppi di lavoro nel settore ed ha coordinato il Gruppo di Lavoro sull’Etica ed il Benessere Animale dell’Organizzazione Mondiale degli Zoo ed Acquari. E’ autore di pubblicazioni scientifiche sul comportamento di diverse specie animali. Ha partecipato alla stesura della Direttiva Europea sui Giardini Zoologici e della “Strategia Mondiale degli Zoo per la Conservazione” (1993) ed ha prodotto numerosi articoli divulgativi sulla conservazione delle specie minacciate.

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