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Wall Street salva Piazza Affari

In una giornata tempestosa, fra Dieselgate, Donald Trump e terremoto politico in Brasile, la Borsa di Milano tiene bene la rotta e chiude sopra la parità, +0,07%, 21.299 punti, dopo aver toccato, a metà seduta, una perdita del 2%. Peggior titolo è Fiat, -3,11%; migliore Banco Bpm +2,5%. Tentano il recupero, ma restano in rosso invece le altre piazze continentali: Londra, -0,89%; Madrid -0,94%; Parigi -0,53%; Francoforte -0,33%. Wall Street apre debole, ma una serie di dati macro positivi e il discorso del segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, al Senato, restituiscono un po’ di fiducia agli investitori.

I tre listini principali in questo momento si muovono in territorio positivo. Un clima apparentemente sereno, tanto più che, dalle Americhe, arriva notizia di uno scandalo per presunte mazzette, con al centro il presidente del Brasile, Michel Temer. Il sisma scuote pesantemente la borsa di San Paolo che cala a picco e precipita in apertura dell’8%. Crolla anche il real, la moneta brasiliana, giù del 5% contro il dollaro. Il biglietto verde rimbalza contro tutte le altre valute. Anche l’euro cede lo 0,37%, il cross è 1,11. Il petrolio risale, dopo le perdite della mattinata. Brent +0,57%, 52,51 dollari al barile. Scende l’oro -0,56%, 1254,24 dollari l’oncia.

Sul fronte obbligazionario: il decennale italiano mantiene il proprio appeal e il rendimento scende al 2,15%, Il Bund però fa meglio e lo spread sale a 179.40 punti, +0,96%.  Il rialzo del Btp risulta limitato anche dall’assegnazione del nuovo Btp Italia, maggio 2023, collocato dal Tesoro agli investitori istituzionali per 5,4 miliardi di euro, che sommati ai circa 3,19 miliardi dell’offerta al pubblico retail fanno un importo complessivo di 8,59 miliardi.

In Piazza Affari, due sono i titoli più penalizzati: Telecom -2,62% e Fiat -3,11%. Il primo soffre lo scandalo carioca, visto che il colosso delle tlc, realizza il 25% del fatturato consolidato nel paese sudamericano attraverso la controllata Tim Brasil. Il secondo, dopo la batosta arrivata ieri da Bruxelles, oggi deve fare i conti con la notizia che il Dipartimento di Giustizia americano sarebbe pronto a una causa civile per violazione delle norme sulle emissioni. Fca perde quota anche a New York e a San Paolo. Sprint finale invece per Ferrari +1,16%, dopo un pesante sbandamento iniziale. 

I finanziari chiudono contrastati e agli estremi troviamo Banco Bpm +2,53%, miglior titolo di giornata e Bper -1,16%. Molto bene Finecobank +2,1% e Generali +1,01%; male Unipolsai -1,3%. Velocità diverse per i petroliferi: Saipem -1,5%; Tenaris +0,85%; Eni +0,27%. Bene le utility con Italgas +1,32%. Ancora deboli i titoli industriali come Prysmian -1,06% e Stm -0,96%. In spolvero Luxottica +1,02% e Ynap +1,65%.

Fuori dal listino principale gli acquisti si concentrano su Fincantieri +5,83%. Le vendite colpiscono invece Salini Impregilo -4,14%. Tonfo della Juventus -4,24%, dopo la vittoria con la Lazio e e la conquista della Coppa Italia.

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Categories: Finanza e Mercati