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Unicredit, utile netto record (+ 8,3%) e dividendo per azione a +46,3%. Orcel alza la guidance, ma non scopre le carte sul risiko

Imagoeconomica

Unicredit chiude il trimestre con risultati superiori alle attese grazie all’aumento delle commissioni, ai solidi risultati dell’attività di trading e al costo del rischio ancora molto basso, mentre aumenta la guidance. Ma sul tavolo del risiko bancario si muverà solo se vantaggioso per l’istituto.

E’ un altro record per Unicredit il trimestre chiuso a marzo e di nuovo sorprende gli analisti con risultati sopra le aspettative in tutte le aree finanziarie. L’utile netto è in rialzo del 8,3% a 2,8 miliardi, con un utile per azione salito del 18,2% a 1,79 euro e un dividendo per azione in crescita del 46,3% a 0,89 euro. Il Rote è stato tra i migliori del settore al 22%, o al 26% su un CeT1 ratio del 13%, anch’esso sopra le attese.

I ricavi sono saliti del 2,8% a 6,5 miliardi, trainati da commissioni in rialzo del 8,2% a 2,3 miliardi che hanno più che compensato la riduzione del margine di interesse a 3,5 miliardi (-2,9%). I proventi da negoziazione, principalmente derivanti dall’attività della clientela, hanno fornito ulteriore sostegno. Il rapporto costi/ricavi è al 35,4%, in calo di quasi un punto percentuale anno su anno con costi ancora in calo a parità di perimetro mentre continuiamo a investire e a crescere.

Orcel: porteremo avanti solo le operazioni più convenienti per la banca

Resta aperta la partita del risiko bancario, ma tenendo gli occhi bene aperti, ha detto l’ad di Unicredit, Andrea Orcel, quando ha commentato i risultati. “Siamo posizionati per una serie di possibilità inorganiche nei nostri mercati, ma perseguiremo soltanto quelle in grado di migliorare il nostro forte e resiliente caso d’investimento standalone” ha dichiarato, confermando così implicitamente le operazioni straordinarie in pista, cioè la scalata a Commerzbank e l’ops su Banco Bpm, smentendo le ipotesi circolate nei giorni scorsi su un possibile passo indietro della banca. “La crescita inorganica offre possibilità interessanti perseguite solo se in grado di migliorare l’eccezionale caso d’investimento standalone di Unicredit a beneficio di tutti gli stakeholders”, dice la nota di Piazza Gae Aulenti.

Guidance migliorata e dividendo maggiore

Unicredit ha anche alzato la guidance per il 2025 (con possibile upside): l‘utile netto è stimato superiore a 9,3 miliardi con un RoTE maggiore del 17%. E’ inoltre prevista una distribuzione di dividendi superiore a quelle a valere sul 2024 grazie alla più elevata crescita dell’utile netto, spiega una nota. I ricavi netti per il 2025 sono attesi a circa 23,5 miliardi, migliori rispetto a quanto anticipato inizialmente grazie a un primo trimestre più solido e a un costo del rischio più contenuto. Unicredit conferma inoltre le ambizioni per un utile netto pari a circa 10 miliardi nel 2027.

Nonostane il clima incerto, investimenti positivi e sicuri

Orcel celebra con i dati di oggi i “migliori risultati della storia di Unicredit e il diciassettesimo trimestre consecutivo di crescita redditizia” ha detto. Inoltre l’istituto ha registrato una straordinaria serie di risultati nel primo trimestre, superando le attese in tutte le metriche finanziarie e ampliando il divario positivo rispetto ai concorrenti.

E non preoccupa più di tanto uno “scenario macroeconomico, diventato più complesso e incerto” perchè anche in questo contesto “presentiamo un caso d’investimento differenziato in positivo e resiliente, con un elevato grado di visibilità sugli utili e sulla distribuzione, a beneficio dei nostri azionisti e per la loro sicurezza” sottolinea Orcel. “Tali premesse ci rendono sia fiduciosi nell’aumentare la nostra guidance per l’utile netto e per la distribuzione del 2025, sia convinti della nostra ambizione per il 2027. Siamo impegnati a conseguire una performance sostenibile e di elevata qualità, e concentrati nel supportare i nostri clienti e le nostre comunità in particolare in tempi sfidanti”, ha concluso il ceo.

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Categories: Finanza e Mercati