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Unicredit: il Tar respinge il ricorso di Banco Bpm contro la sospensione dell’offerta che resta congelata

Imagoeconomica

Nuovo capitolo nella saga Unicredit-Banco Bpm. Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di Piazza Meda che chiedeva di revocare la delibera Consob che, lo scorso 21 maggio, ha sospeso per 30 giorni i termini dell’offerta pubblica di scambio volontaria presentata da Piazza Gae Aulenti su Banco Bpm. Lo stop dell’authority era legato alle “ulteriori informazioni e approfondimenti sul provvedimento Golden power” adottato dal Governo in merito all’offerta lanciata dalla banca guidata da Andrea Orcel.

Unicredit-Banco Bpm: la decisione del Tar

La decisione del Tar è arrivata giovedì, a due giorni di distanza dall’udienza in Tribunale. In base a quanto stabilito dalla seconda sezione quater del tribunale amministrativo, dunque, l’offerta rimarrà congelata fino al 21 giugno, così come deciso dalla Consob su richiesta di Unicredit.

Banco Bpm aveva presentato ricorso al Tar chiedendo di revocare lo stop dell’Autorità, considerato un “provvedimento abnorme”. Piazza Meda sosteneva che l’eventualità che il governo imponesse prescrizioni nell’ambito della procedura di Golden power era già contemplata sin dall’annuncio dell’Ops e che quindi i paletti dell’Esecutivo non potessero essere considerati “un fatto nuovo” in grado di legittimare la sospensione dell’offerta. La Consob, da parte sua, aveva motivato la sua decisione di sospendere l’offerta con la “situazione di incertezza creatasi in relazione agli eventuali esiti” del confronto in corso tra Unicredit e il governo sulle prescrizioni dei poteri speciali non consentiva “ai destinatari” dell’offerta “di pervenire a un fondato giudizio sull’offerta“.

Il 9 luglio il Tar si esprime sul Golden power 

L’orizzonte adesso si sposta in avanti di qualche settimana. La data da segnare in rosso sul calendario è quella del 9 luglio, giorno in cui il Tar si esprimerà su un altro ricorso, stavolta presentato da Unicredit, contro il decreto Golden power del Governo.

Mercoledì, intervenendo a un evento di Goldman Sachs, il ceo di Unicredit Andrea Orcel ha detto che “Se non ci sarà chiarezza sul ’golden power’ da parte del governo ci tireremo indietro”, precisando che al momento l’offerta ha meno del 20% di possibilità di essere realizzata.

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