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Unicredit guida il rimbalzo della Borsa

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Banche, industriali, petroliferi, moda, utility: sono quasi tutti in rialzo i settori di Piazza Affari, che oggi è prima della classe in Europa e chiude con un guadagno dell’1,27%, a 21.853 punti. Miglior titolo è Pirelli, +3,88%, in attesa della trimestrale, seguita da Unicredit, +2,88%, premiata dal mercato dopo i conti. La seduta è positiva anche sul secondario: il rendimento del decennale è 2,88%, mentre lo spread si restringe del 2,3% a 246.10 punti base. I rischi politici inducono però Hsbc a rivedere al rialzo le proprie previsioni per i rendimenti dei titoli di Stato italiani a fine anno: 2,7% per il Btp 10 anni, dalla precedente proiezione a 2,4%.

La percezione del rischio Italia incontra un altro banco di prova domani, in occasione del secondo vertice agostano sulla prossima manovra finanziaria che dovrebbe contenere, fra l’altro, un taglio del cuneo fiscale, il reddito di cittadinanza, la flat tax e il superamento della riforma previdenziale Fornero. Ieri intanto è stata depositata una proposta di legge Lega-M5s per il taglio delle pensioni d’oro, mentre oggi è arrivato il via libera definitivo del Senato al Decreto dignità.

Gli acquisti premiano anche gli altri eurolistini: Parigi +0,81%, Francoforte +0,4%, Madrid +0,52%. Londra guadagna lo 0,7%, con la sterlina che resta al palo. L’euro si apprezza sulla moneta britannica dello 0,27% e il cambio si porta a 0,89499. La moneta unica risale anche nei confronti del dollaro e al momento è leggermente sotto 1,16 (1,1594).

La seduta parte con il piede giusto a Wall Street, in scia ai rialzi in Europa e sui mercati asiatici. In Nasdaq potrebbe chiudere la sesta seduta in crescita, inanellando la serie temporale positiva più lunga da cinque mesi. Bene il Dow, mentre lo S&P500 potrebbe  centrare un nuovo record grazie ai tecnologici e alle trimestrali oltre le attese. Dopo il rally di Apple, ancora oltre i mille miliardi di capitalizzazione in scia ai conti, stasera saranno Disney e Snap a fare luce sul loro andamento.

Fra le materie prime l’oro recupera un po’ terreno, portandosi a 1212,81 dollari l’oncia (+0,43%). Il petrolio sale, mentre gli Stati Uniti avviano le prima sanzioni contro l’Iran. Quelle sul greggio entreranno in vigore il 4 novembre. Il Brent si apprezza dello 0,68%, portandosi a 74,25 dollari al barile.

Il rialzo contribuisce anche oggi alla buona performance di Saipem, +2,06%; in spolvero Eni, +1,95%. Fra le blue chip si affermano anche Atlantia +2,7%; Moncler +2,61%; Italgas +2,6%. Solo tre big sono in rosso: Campari -1,21%; Fiat -0,43%; Banco Bpm -0,17%.

Tendenzialmente bene i finanziari, trascinati da Unicredit e dall’andamento positivo a livello Europeo. Fuori dal paniere principale si sgonfia Carige -1,05%.

Giù  Tod’s, -5,04%, dopo l’exploit della vigilia. Debole Fincantieri, -0,31%, nel giorno dell’accordo con Mer Mec, società del gruppo Angel di Vito Pertosa, per l’acquisizione congiunta e paritaria del 98,54% di Vitrociset. Il closing sarà soggetto, tra l’altro, al mancato esercizio del golden power da parte del Governo italiano.

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