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Unicredit, conto alla rovescia: a tre giorni dalla chiusura dell’ops su Banco Bpm, ecco le ipotesi in campo

Pixabay

Per Unicredit sta per aprirsi una settimana cruciale. Mancano tre giorni alla chiusura dell’offerta su Banco Bpm e l’incertezza regna sovrana. Tra i vincoli del golden power imposti dal governo, la sospensione di 30 giorni concessa all’esecutivo per approfondimenti, il ricorso al Tar e le osservazioni della commissione Ue sui poteri speciali, il caos imperversa. E il risultato, sui mercati, è che in vista della scadenza fissata per il 23 luglio, le adesioni all’ops sono pari allo 0,233%. Il ceo Andrea Orcel ha più volte ribadito di non essere preoccupato per le percentuali e che alla base della bassa adesione ci sarebbe proprio la mancanza di chiarezza, ma le lancette scorrono e le incognite restano tutte lì. In bella vista sul tavolo in attesa di un annuncio.

Unicredit-Banco Bpm: le ipotesi in campo 

In vista del termine del 23 aprile da Piazza Gae Aulenti non trapela nulla sulle eventuali prossime mosse della banca. Secondo le indiscrezioni, Orcel starebbe lavorando con un gruppo ristretto di collaboratori e legali per fare il punto della situazione e decidere il da farsi.

Negli ultimi giorni, a più riprese, si sono rincorse voci relative alla convocazione di un cda straordinario, ma data l’imminente scadenza sembra ormai troppo tardi. Più probabile è che la decisione sul destino dell’offerta lanciata a novembre su Banco Bpm venga presa nell’ambito del consiglio d’amministrazione fissato per il 22 luglio allo scopo di approvare i conti del primo semestre. Sarà dunque nella mattinata del 23 luglio che Unicredit annuncerà la propria decisione, qualunque essa sia. 

Nel frattempo si riducono le possibilità che la Consob decida di rinviare per la seconda volta la scadenza dell’offerta dopo la proroga di 30 giorni già concessa a maggio. In questo momento parrebbe che la legge non ci lasci altri spazi, ma se da una risposta giuridica emerge che li abbiamo allora agiremo” ha affermato il presidente dell’Autorità Paolo Savona in audizione al Senato.

C’è però un’altra ipotesi, che al momento pare essere quella più accreditata: Unicredit lascerà scadere l’offerta per poi ripresentarla a stretto giro e con alcune modifiche al prospetto.

Mps-Mediobanca e Bper Pop-Sondrio

La settimana prossima non sarà importante solo per Unicredit e Banco Bpm. Novità importanti potrebbero arrivare anche su altre partite, ossia l’ops del Monte dei Paschi su Mediobanca e l’offerta di Bper sulla Popolare di Sondrio.

Sul primo fronte, il ceo di Mps, Luigi Lovaglio, a inizio settimana volerà a New York per un giro di incontri con gli investitori esteri che ha lo scopo di rafforzare il sostegno all’ops, mentre proseguono le riduzioni, a piccole quote, delle partecipazioni di Lucchini nel Patto di Mediobanca.  

Infine, lunedì 21 luglio si riaprirà infine l’offerta di Bper su Pop Sondrio che nella prima fase del periodo d’adesione ha raccolto il 58,15% della banca valtellinese. L’offerta durerà 5 giorni, dal 21 al 25 luglio.

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