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Unicredit, Consob sospende per altri 30 giorni l’ops su Banco Bpm: “Troppa incertezza”. Si attende il governo sul golden power

Imagoeconomica

La Consob ha sospeso per la seconda volta l’ops di Unicredit su Banco Bpm. La decisione è stata presa nel corso di una riunione tenutasi nella mattinata di martedì 22 luglio. L’ops, che sarebbe scaduta domani, 23 luglio, viene ora sospesa per ulteriori 30 giorni, fino al 21 agosto. Alla base della decisione dell’autorità c’è la “situazione d’incertezza” creatasi dopo la sentenza del Tar, che ha parzialmente accolto il ricorso di Piazza Gae Aulenti, annullando due delle restrizioni imposte all’operazione, e soprattutto dopo la lettera della Commissione Ue che ha duramente criticato le condizioni dettate dal governo con il golden power, sostenendo che potrebbero costituire una violazione delle norme Ue. A questa lettera l’esecutivo dovrà rispondere indicativamente nella prima settimana di agosto. In assenza di una giustificazione adeguata, Bruxelles potrebbe ordinare la revoca del decreto sui poteri speciali dello scorso 18 aprile.

Già lo scorso 21 maggio la Consob aveva stabilito una prima sospensione di 30 giorni dell’operazione lanciata da Unicredit su Banco Bpm alla luce dell’intervento del governo che con l’applicazione del golden power aveva creato una situazione di incertezza relativa all’offerta.

Le motivazioni della Consob: “Troppa incertezza”

Per la Consob, sia la sentenza del Tar sia la lettera della Commissione Ue costituiscono “fatti nuovi o non resi noti in precedenza tali da non consentire ai destinatari di pervenire ad un fondato giudizio sull’offerta”. Sull’ops, scrive l’Autorità, pesa “una dinamica procedurale ancora in evoluzione” e “fonte di incertezza e indeterminatezza”. Al contrario, i destinatari dell’offerta devono poter disporre di un “quadro informativo il più possibile chiaro, completo e non fuorviante, a fronte di elementi sopravvenuti alla presentazione dell’ops”.

Non solo, a breve sia le banche coinvolte che il governo potrebbero assumere ulteriori “iniziative sicuramente rilevanti ai fini della compiuta valutazione dell’offerta da parte degli interessati”. “Rientrano tra queste iniziative – si legge nella delibera – le scelte che la Presidenza del Consiglio dei Ministri potrebbe operare al fine di dare esecuzione alla sentenza del Tar o di corrispondere all’invito della Commissione Ue di comunicarle il proprio punto di vista in merito al procedimento di cui all’articolo 21 del Regolamento Concentrazioni e/o di modificare il Decreto”, nonché “le conseguenti determinazioni della stessa Commissione Ue“. Per tutti questi motivi, conclude la Consob, “si rende necessario disporre la sospensione”, dell’offerta “per il tempo massimo consentito” dal Tuf, “ossia 30 giorni di calendario decorrenti dalla data della presente delibera”. Il provvedimento di sospensione, precisa poi l’autorità, “potrà essere impugnato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio“.

Unicredit ha chiesto “contraddittorio al Governo”

Dalla delibera della Consob emerge inoltre che, oopo la sentenza del Tar, Unicredit ha preso subito carta e penna per chiedere al governo di discutere sul “golden power”. Nelle premesse del provvedimento, l’Autorità parla infatti di una “lettera del 15 luglio” – fin qui inedita – con la quale la banca guidata da Andrea Orcel “ha chiesto alla Presidenza del Consiglio dei ministri e all’Amministrazione competente per il monitoraggio di avviare un contradditorio in merito alle prescrizioni imposte dal decreto, al fine di dare seguito alle indicazioni contenute” nella decisione del Tar su “idonee (ed auspicabilmente virtuose) modalità di interlocuzione tra la pubblica Autorità” e l’istituto di credito.

Attesa per i cda di Banco Bpm e Unicredit

Nel frattempo sono in programma per oggi i cda di Banco Bpm (convocato da tempo) e di Unicredit, chiamato quest’ultimo ad approvare i conti del primo semestre. Fino a ieri, si pensava che Unicredit avrebbe lasciato scadere l’offerta, per poi ripresentarla in breve tempo con nuove caratteristiche. Si attende ora la reazione delle due banche. In Borsa il titolo di Piazza Meda avanza dell’1%, mentre le azioni Unicredit cedono lo 0,2%.

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