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Unicredit, al via il più grande aumento di capitale: tutte le informazioni

Il consiglio di amministrazione di Unicredit ha approvato le condizioni dell’operazione di aumento di capitale da 13 miliardi di euro, necessario per rafforzare il patrimonio della banca, che scatterà da lunedì 6 febbraio. Vediamone le caratteristiche. 

AUMENTO UNICREDIT: PREZZO E RAPPORTO DI SOTTOSCRIZIONE
L’offerta in opzione avrà a oggetto azioni ordinarie di nuova emissione, senza valore nominale, da offrirsi in opzione agli azionisti titolari di azioni ordinarie e ai portatori di azioni di risparmio della società, al prezzo di sottoscrizione di 8,09 euro per azione, nel rapporto di opzione di 13 azioni ordinarie di nuova emissione ogni 5 azione ordinaria e/o di risparmio posseduta.

L’offerta in opzione comporterà l’emissione di massime 1,6 miliardi di azioni circa, per un controvalore complessivo pari a massimi 13 miliardi di euro circa. Il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni ordinarie incorpora uno sconto del 38% circa rispetto al prezzo teorico ex diritto (il cosiddetto TERP) delle azioni ordinarie Unicredit, calcolato secondo le metodologie correnti, sulla base del prezzo ufficiale di borsa del 1 febbraio 2017. 

AUMENTO UNICREDIT: TEMPISTICA
Fermo restando che il gruppo deve ottenere le necessarie autorizzazioni, è previsto che i diritti di opzione possano essere esercitati, a pena di decadenza, dal 6 febbraio 2017 al 23 febbraio 2017, estremi inclusi, in Italia e Germania e dall’8 febbraio 2017 al 22 febbraio 2017, estremi inclusi, in Polonia; e i diritti di opzione siano negoziabili sul MTA dal 6 febbraio 2017 al 17 febbraio 2017 e sul WSE (la borsa polacca) dall’8 febbraio 2017 al 17 febbraio 2017.

In sintesi la conclusione dell’operazione è così programmata per il 23 febbraio 2017 con riferimento ai diritti di opzione esercitati nel corso del periodo di sottoscrizione ed entro il 10 marzo 2017 per quanto attiene alla parte rimanente dell’offerta in opzione. 

AUMENTO UNICREDIT: IL CONSORZIO DI GARANZIA
Il gruppo ha reso noto che i membri del consorzio di garanzia si sono impegnati a sottoscrivere, disgiuntamente tra loro e senza vincolo di solidarietà, le azioni ordinarie di nuova emissione, eventualmente rimaste inoptate al termine dell’asta dei diritti inoptati, che si terrà successivamente al periodo di sottoscrizione, per un ammontare massimo pari al controvalore dell’offerta in opzione. Il contratto di garanzia contiene, tra l’altro, le usuali clausole che condizionano l’efficacia degli impegni di garanzia ovvero attribuiscono ai membri del consorzio di garanzia la facoltà di recedere dal contratto, in linea con la prassi internazionale. 

UNICREDIT CONFERMA LE ATTESE DEL PIANO
Il gruppo ha infine indicato che gli obiettivi finanziari previsti nell’ambito del Piano Strategico restano invariati: in particolare si conferma l’obiettivo di portare il CET1 ratio (fully loaded) al di sopra del livello del 12,5%, in linea con le indicazioni fornite al Capital Markets Day. 

PROGETTO FINO: LA CARTOLARIZZAZIONE DI UNICREDIT
Il board di Unicredit ha poi approvato l’implementazione del Progetto FINO, ora nella fase esecutiva con l’obiettivo che si concluda nel 2017. Con tale progetto Unicredit intende accelerare la riduzione dell’ammontare lordo delle esposizioni deteriorate.

L’operazione di riduzione del profilo di rischio relativa ad un portafoglio di sofferenze pari a 17,7 miliardi di euro sarà realizzata attraverso una cartolarizzazione. Con questa operazione l’istituto di Mustier cederà entro il secondo semestre del 2017 a Pimco e Fortress, in primis, una tranche verticale maggioritaria di crediti. L’intera dismissione è attesa si concluda nel corso del Piano Strategico. 

Fonte: Soldionline

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