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Una giornata in netto rialzo per tutte le Borse d’Europa: Piazza Affari (+2%) è la regina

Dopo i rally sui conti di Parmalat e Pirelli, che continua la corsa (+6,86%), volano anche le scarpe di Tod’s (+7,17%) sui conti 2011 salendo sui massimi da agosto e il cemento di Buzzi Unicem (+6,32%) che festeggia i numeri della controllata Dyckerhoff.

Piazza Affari, sostenuta anche dalle banche, corre in rialzo del 2,08%, Francoforte Dax dell’1,37%, il Cac dell’1,72% e Londra dell’1,07%. Corrono banche e materie prime. Lo spread Btp-bund è tornato a 307,7 punti con rendimento al 4,9% circa mentre rimane sopra i 330 punti il differenziale Bono-Bund.

La carica a Piazza Affari e alle altre Borse europee è arrivata già in mattinata dall’asta dei Bot che ha evidenziato un deciso calo dei rendimenti dei titoli a tre e 12 mesi e sulla scia dello spettacolare rimbalzo in Germania dell’indice Zew. C’è poi l’ulteriore schiarita sul fronte greco: i ministri delle Finanze della Ue hanno deciso che la prima tranche di aiuti del secondo programma dovrà essere erogata fatta entro il 20 marzo, a causa delle scadenze che Atene ha in quella data. Fitch ha poi migliorato il merito di credito della Grecia a B- con prospettive stabili, togliendolo da restricted default.

Si complica invece il fronte Ungheria: dopo un acceso dibattito i ministri delle Finanze hanno sanzionato il Paese per non aver corretto il deficit eccessivo nel 2011 bloccando i fondi di coesione destinati per un ammontare di 495 milioni di euro. Mentre sulla Tobin tax, sul tavolo dell’Ecofin di oggi, troppi sono ancora i problemi per prendere una decisione. La Ue ”prendera’ un po’ di tempo in più per riflettere e elaborare nuove proposte: vi sono ancora molte questioni aperte”, ha detto il ministro danese dell’Economia, Margrethe Vestager, presidente dell’Ecofin. ”Se non raggiungiamo un compromesso sulla Tobin tax entro la presidenza danese, dobbiamo trovare alternative, perché non decidere sarebbe un disastro”, ha commentato il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble.

È poi Wall Street a consolidare i rialzi del vecchio Continente: i listini Usa sono spinti dai dati sulle vendite al dettaglio Usa, che salgono ai massimi di 5 mesi. L’indice S&P500 tocca in intraday i massimi di 4 anni (da giugno 2008) a 1.377,08 punti. Il Dow Jones sale alla chiusura dello 0,89% e il Nasdaq dell’1,17%.

Ora l’attenzione è rivolta alla conferenza stampa del governatore della Fed Ben Bernanke che farà il punto sulla ripresa economica americana.

Ma in Europa è questa volta il presidente della Bce Mario Draghi a richiamare ai problemi ancora sul tavolo. “La Bce, ha ribadito, ha fatto la sua parte ora tocca ai governi”. “in assenza di riforme strutturali sarà difficile tenere insieme la zona euro, ammonisce Draghi, l’economia della zona euro si sta stabilizzando su livelli depressi”. “Le banche, ha aggiunto, dovrebbero usare l’offerta di liquidità della Bce, per rafforzare i bilanci, tagliando anche dividendi e bonus”.

I timori sul dividendo di Intesa Sanpaolo (+3,97%) potrebbero però rivelarsi infondati: secondo indiscrezioni la banca si appresta a distribuire il dividendo 2011, anche se in calo rispetto agli 8 centesimi del 2010. Mps cede lo 0,42%. Una fonte vicina al dossier ha riferito che è arrivato l’ok di Credit Suisse alla vendita da parte della Fondazione Mps delle azioni di Mps, operazione finalizzata alla ristrutturazione del debito.

”Andiamo avanti con Unipol come da contratto”, hanno affermato i vertici di Premafin (+0,53%) in visita ad Unicredit per fare il punto sul debito della holding mentre giovedì sono in agenda i cda per esaminare i concambi dell’operazione.

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