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Tim inizia lo switch off della rete in rame: al via la dismissione delle prime 62 centrali

Foto di Łukasz Klepaczewski da Pixabay

Tim avvierà domani la dismissione delle prime 62 centrali interamente in rame, iniziando così il piano di switch off della rete di accesso in rame. Il piano prevede il progressivo spegnimento di oltre 6.700 centrali su circa 10.500 entro il 2028 per favorire l’adozione della fibra ottica e accelerare la digitalizzazione del Paese.

Le centrali interessate si trovano in 54 comuni di 11 regioni italiane: Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto. Il passaggio coinvolgerà la migrazione dei collegamenti Adsl, Isdn e linee telefoniche Rtg alla nuova rete in fibra di Tim.

Miglioramento delle prestazioni e riduzione di emissioni Co2

La migrazione dei clienti verso connessioni in banda ultralarga migliorerà significativamente le prestazioni e la qualità del servizio, con notevoli benefici ambientali. La dismissione delle centrali in rame ridurrà i consumi energetici di circa 450 mila MWh e le emissioni di CO2 di 209.600.000 kg, equivalenti a piantare 16.108.000 alberi. Questi interventi, approvati dall’AGCom, fanno parte di un piano di rinnovamento tecnologico che prevede la dismissione delle centrali in rame.

Tim ha informato le amministrazioni comunali interessate e ha organizzato incontri specifici sul tema.

“Diamo corso ad una importante fase di trasformazione della nostra rete di accesso. La migrazione dai servizi di accesso offerti sulla rete in rame a quelli disponibili sulla rete di nuova generazione segna l’avvio del processo di switch off, che interesserà oltre il 60% delle nostre centrali presenti sul territorio, localizzate prevalentemente in aree periferiche o comuni di piccole dimensioni. Per poter dismettere un numero così consistente di centrali diventa fondamentale il costante impegno alla realizzazione delle reti che utilizzano in tutto o in parte la fibra ottica ed all’innovazione delle piattaforme tecnologiche obsolete. Stiamo lavorando per accelerare il processo e creare le condizioni per spegnere un significativo numero di centrali già nei prossimi due anni” ha dichiarato Elisabetta Romano, Chief Network Operations & Wholesale Officer di Tim.

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Categories: Economia e Imprese