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Tim e Generali sotto riflettori della Borsa. Sull’Ucraina si spara e si tratta. Covid colpisce la Cina

Imagoeconomica

Guerra e peste, si sa, vanno a braccetto. E così può non stupire se alle notizie in arrivo da Kiev si uniscono quelle relative al Covid-19, che rispunta più aggressivo che mai in Cina, colpendo in particolare Shenzhen, la capitale della tecnologia del Drago. Ma l’attenzione dei mercati per la Cina è oggi concentrata sul ruolo che Pechino potrebbe assumere nella drammatica partita ucraina, vuoi come piacere vuoi come alleato di Mosca. Intanto, a Roma si terrà un incontro ad alto livello tra Cina e Usa, il primo dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Jake Sullivan, consigliere alla Sicurezza Usa, si vedrà con Yang Jiechi, capo della diplomazia del Partito comunista cinese.

Chiusa Shenzhen, il listino hi tech cinese giù del 7%

Un piccolo segnale d’ottimismo che favorisce il rialzo dei future dell’Eurostoxx: +0,5% prima dell’apertura.

Tutt’altro clima in Cina. L’indice Hang Seng di Hong Kong perde quasi il 4% e l’Hang Seng Tech oltre il 7%. Cadono i grandi, ma anche i medi ed i piccoli nomi dell’high tech cinese: Xpeng -17%, Baidu -13%, JD.com -12%, Meituan -11%. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen è in calo del 2%.

Proprio la megalopoli di Shenzen attaccata a Hong Kong, dove si trovano sedi centrali e sedi operative dell’industria dell’alta tecnologia della Cina, è stata messa in lockdown totale. Solo le attività essenziali per la vita quotidiana, come mercati, farmacie e istituzioni mediche, possono continuare a funzionare normalmente. Un freno è previsto anche per gli spostamenti: è possibile lasciare la città solo se è necessario.

L’impatto del blocco di Shenzhen per una sola settimana può valere lo 0,1% del Pil cinese: Foxconn, il più grande produttore mondiale di elettronica a contratto, la fabbrica di Apple, ha riferito oggi la sospensione della produzione negli stabilimenti di Longhua e Guanlan a Shenzhen fino a nuovo avviso da parte del governo locale.

Cala lo yen, superdollaro in attesa della Fed

Meglio il resto dell’Asia: Kospi di Seul -0,5%. BSE Sensex di Mumbai +0,5%. La flessione dello yen (-0,5%) e del dollaro australiano (-0,7%) danno una mano al Nikkei di Tokyo (+1%) ed all’S&P ASX200 di Sidney (+1,2%).

In attesa delle decisioni della Federal Reserve, l’indice del dollaro si spinge sui massimi dallo scoppio della pandemia. Euro poco mosso a 1,091.

Rendimento del Treasury Note a 2,05%, +5 punti base. Massimo dal maggio del 2019.

La nota più positiva riguarda il petrolio in calo del 2,5% a conferma che esistono piccoli ma significativi segnali di allentamento della tensione.

Cede colpi anche l’oro: -0,7%, a 1.975 dollari.

Tassi: in arrivo il primo aumento dopo 5 anni

Con gli occhi puntati sulla guerra in Ucraina, i mercati si concentrano sugli appuntamenti delle banche centrali. La Federal Reserve si appresta mercoledì ad alzare i tassi per la prima volta dal 2018. Solo un quarto di punto, ma la Banca centrale dovrà anticipare i tempi e le modalità dei prossimi aumenti, a fronte dell’avanzata dell’inflazione, arrivata al 7,9%.

Anche la Bank of England si accinge ad un nuovo ritocco all’insù dei tassi, il terzo dallo scoppio del Covid -19.

Nel pomeriggio si terrà la riunione dell’Eurogruppo chiamato a concordare una dichiarazione sui principi di bilancio per il 2022 e il 2023 alla luce del nuovo scenario internazionale.

Tim risponde a Kkr, in attesa di nuove proposte

Al centro dell’attenzione di Piazza Affari due appuntamenti finanziari molto attesi.

Dopo il Cda domenicale, Tim si presenterà al giudizio del mercato. Il board della società doveva decidere se aprire o meno alla proposta di Kkr. Alla fine di una lunga riunione, con il supporto del parere di quattro advisor, di cui due scelti dal comitato degli indipendenti e due dalla società (Mediobanca e Vitale) che concordano nel ribadire che dividendo i servizi dalla rete Telecom Italia può valere più di un euro, il cda Tim ha deciso all’unanimità di declinare le attuali avance di Kkr, ma dichiarandosi disponibile a esaminare future offerte migliorative e vincolanti “per valutare l’attrattività e la concretezza della potenziale offerta da un punto di vista finanziario e industriale”.

Generali, oggi in campo la squadra Mediobanca

Nel pomeriggio si terrà il cda delle Generali. Al termine della riunione i consiglieri uscenti diffonderanno la lista dei loro candidati. E a stretto giro, probabilmente martedì, anche lo sfidante Francesco Gaetano Caltagirone renderà nota la sua lista con una dozzina di nomi, tra cui Claudio Costamagna come presidente, un tecnico come possibile ad, lo stesso Caltagirone e qualche estero.

Il cda uscente, che vorrebbe una conferma di Philippe Donnet come ad, ha già cooptato Andrea Sironi per farne il nuovo presidente, oltre ad Alessia Falsarone e Luisa Torchia. Sarebbero poi confermati i consiglieri Clemente Rebecchini, Antonella Mei-Pochtler, Lorenzo Pellicioli e Diva Moriani. E altre due proposte, finora inedite, sarebbero il docente del Politecnico Marco Giorgino (che siede nel cda di Mps) e Carlo Enrico, già ad di Banco Posta e ora in Mastercard.

Il cda di Generali fornirà anche i dati del quarto trimestre. Le stime medie degli operatori prevedono per l’intero 2021 un utile netto di 2,8 miliardi, da 1,7 miliardi del 2020, quando ci furono forti svalutazioni, e una cedola di 1,07 euro per azione, contro 1,47 euro dell’anno prima, che comprendeva 0,46 euro non distribuiti nel 2019.

Rai Way: in settimana un passo verso Ei Towers

L’agenda di Piazza Affari prevede anche le conference call di Acea, Saras e Avio. Ci sarà anche il delisting di Energica Motor dopo il passaggio del controllo agli americani di ideanomics.

Mercoledì si terrà il Consiglio di amministrazione di Rai Way del 17, appuntamento chiave per le future eventuali nozze con Ei Towers.

In programma i Cda dei big elettrici d’Europa

Tra mercoledì e giovedì si terranno i consigli dei tre Big elettrici d’Europa: Enel, E.on e Rwe, un’occasione per fare il punto sull’emergenza e le strategie per ovviare alla dipendenza energetica.

Riflettori anche sull’assemblea di Volkswagen, alle prese con i danni seguiti alla rottura della catena di forniture dalle controllate in Ucraina.

I conti di inflazione e industria

Sul fronte macro, in settimana sono previsti diversi dati:

  • domani: produzione industriale in Cina e nell’Eurozona; tasso di disoccupazione nel Regno Unito, inflazione in Francia e indice Zew in Germania;
  • mercoledì: inflazione in Italia (febbraio) e produzione industriale in Giappone (gennaio);
  • giovedì: inflazione nell’Eurozona e produzione industriale negli Usa a febbraio;

venerdì: inflazione in Giappone (febbraio) e bilancia commerciale in Italia ed Eurozona (gennaio).

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Categories: Finanza e Mercati