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Terna: l’utile netto sale del 4,8%, gare in Uruguay e Grecia

FIRSTonline

Il Consiglio d’amministrazione di Terna ha approvato i risultati relativi al primo semestre 2016 durante il quale azienda italiana che gestisce la rete di trasmissione dell’energia elettrica ha registrato ricavi pari a 1,0399 miliardi di euro, in crescita del 3,8% rispetto ai primi sei mesi dell’esercizio precedente (1,002 mld).

I costi operativi del primo semestre 2016 sono pari a 262,9 milioni di euro, in crescita di 27,5 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2015, per effetto principalmente dei costi relativi all’inclusione nel perimetro della rete elettrica acquisita da Ferrovie dello Stato e della società TES.

L’ebitda è salito a 777 milioni, in miglioramento dell’1,4% rispetto ai 766,6 milioni del primo semestre 2015, mentre l’ebit è calato del 2,6% a 509,8 milioni a causa delll’aumento della voce ammortamenti.

Gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 36,2 milioni di euro, rilevano una riduzione di 27,5 milioni di euro rispetto al dato dell’analogo periodo 2015, imputabile al generale decremento dei tassi di interesse.

Il risultato ante imposte è di 473,6 milioni di euro, in crescita del 3% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Le imposte sul reddito nei sei mesi di riferimento sono pari a 150,7 milioni di euro, in linea rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (+0,5%).

L’utile netto di gruppo del periodo si attesta a 324,8 milioni di euro, registrando un incremento di 14,9 milioni di euro (+4,8%), rispetto ai 309,9 milioni del primo semestre 2015.

In base a quanto comunicato da Terna, nel secondo semestre del 2016 il gruppo sarà impegnato nella realizzazione di quanto previsto nel Piano Strategico 2016-2019. In particolare l’azienda continuerà nel perseguimento degli obiettivi strategici con focus sulla realizzazione degli investimenti previsti nel Piano di Sviluppo, nel Piano di Difesa e di rinnovo degli asset esistenti, sullo sviluppo delle attività non regolate e sulla razionalizzazione dei processi e dei costi operativi. Con riferimento alle attività non regolate si conferma il focus sulla creazione di valore attraverso le attività per terzi nell’ambito dell’ingegneria, della realizzazione e dei servizi di manutenzione prevalentemente per il settore elettrico e per il business delle telecomunicazioni.

Terna, approfittando dell’approvazione della semestrale, ha annunciato che sta partecipando a una gara per la costruzione di una linea elettrica in Uruguay, mentre conferma il proprio proprio interesse per la partecipazione a una gara internazionale per la privatizzazione del 24% del Tso greco.

Soddisfatto l’amministratore delegato Matteo del Fante, che ha commentato: “Chiudiamo la prima metà del 2016 con risultati positivi sui principali indicatori economici a conferma della solidità del bilancio di Terna. Proseguiamo il nostro lavoro per lo sviluppo e la sicurezza del sistema elettrico italiano e confermiamo l’impegno nei progetti di interconnessione che abbiamo avviato, per poter dare il nostro contributo all’integrazione dei mercati elettrici e fare del nostro Paese un hub elettrico a trazione rinnovabile nell’area del Mediterraneo”.

A pochi minuti dalla pubblicazione dei conti, su Piazza Affari il titolo sale dello 0,8% a 4,87 euro. 

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Categories: Finanza e Mercati