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Telecom Italia (+8,8%) e Finmeccanica (+6,3%) fanno volare Piazza Affari (+2,2%)

Piazza Affari mette il turbo e chiude in rialzo del 2,2% trascinata dai rally di Telecom Italia e Finmeccanica e dal comparto bancario. Il Ftse Mib sale a quota 17.326 punti, sui massimi dal 2 agosto 2011.
Consolidano i rialzi anche le altre Borse europee: Madrid +1,87%, Londra +0,74%, Parigi +0,25% e Francoforte +0,32%, che si è risollevata lasciandosi alle spalle i deludenti dati sulla produzione industriale che a novembre ha segnato una crescita mensile dello 0,2% inferiore al +1% atteso dagli economisti. L’istituto economico Diw ha però rassicurato: nonostante la crisi dell’euro, il Pil dovrebbe crescere dello 0,9% nel 2013 e per il prossimo anno è possibile una crescita superiore al 2% con la domanda dei prodotti tedeschi che aumenterà di nuovo. La Germania ha collocato oggi titoli a 5 anni per 4,08 miliardi con una domanda solida e tassi più elevatio (+0,53%) dell’ultima asta dello scorso 10 ottobre.

Ifo, Istat e Insee prevedono, in un’analisi congiunta, che il Pil dell’Eurozona tornerà a crescere a partire dal secondo trimestre di quest’anno anche se a ritmi blandi, con una ripresa del +0,2%, trainata dall’accelerazione della domanda mondiale dovuta a un maggior dinamismo dei mercati emergenti e dal recente accordo sul “fiscal cliff” negli Stati Uniti.
In Italia però le tasse continuano a soffocare l’economia: l’Istat ha comunicati che la pressione fiscale, nei primi nove mesi del 2012, è stata pari al 41,3%, in rialzo dal 39,8% dello stesso periodo dell’anno precedente. Non solo. Nel solo terzo trimestre 2012 la pressione fiscale è stata pari al 42,6% (era il 40,6% nello stesso periodo del 2011).

I mercati attendono ora la decisione sui tassi di interesse della Bce nella riunione di domani e della Bank of England. Dagli Usa si attendono le consuete statistiche sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e, secondo quando riferisce Bloomberg, la nomina di Jack Lew a segretario al Tesoro. Stabile l’euro sul dollaro a 1,3075 (-0,05%).

Oggi complice dei rialzi è stato il dato sulle richieste settimanali di mutui che ha evidenziato un balzo di oltre l’11% . Wall Street ha aperto in rialzo e alla chiusura delle Borse europee il Dow Jones saliva dello 0,62% e il Nasdaq dello 0,54%. In flessione Apple che, contravvenendo alla strategia di Jobbs di puntare su prodotti con margini elevarti, starebbe progettando un iPhone di fascia bassa. Facebook scatta del 3,88% dopo l’invito alla stampa per il 15 gennaio in vista di novità, prima quindi della trimestrale del 30 gennaio.

Mentre i listini riacquistano fiducia i prezzi dei Treasury Usa sono in caduta con rendimenti in salita di un punto base all’1,87%. Il Wti scambia in calo dello 0,19% a 92,97 dollari al barile. La Us Energy Information Administration prevede che le importazioni di petrolio americane scenderanno ai minimi degli ultimi 25 anni nel 2014,in seguito al boom della produzione e a una domanda che cresce solo lentamente, a 6 milioni di barili al giorno nel 2014, il livello più basso dal 1987 e circa la metà del picco di 12 milioni di barili al giorno nel periodo 2004-2007. La produzione di petrolio negli Stati Uniti è in forte aumento e l’Agenzia Internazionale dell’Energia ha previsto di recente che gli Usa supereranno l’Arabia Saudita e la Russia divenendo il primo produttore al mondo entro il decennio.

A Piazza Affari la regina è Telecom che vola dell’8,84%. I rialzi investono anche le altre principali tlc europee dopo che il Financial Times ha avanzato l’esistenza di discussioni a Bruxelles tra Telecom Italia, France Telecom,Telefonica, Deutsche Telekom di una rete fissa pan-europea tra gli ex incumbent. Corre Finmeccanica +6,34% grazie all’inaspettata accelerazione del dossier Ansaldo Energia che sembrava in stand by fino al dopo elezioni.

Ed è rally anche per il comparto bancario favorito dallo spread che chiude in zona 279 punti. Un report Ubs che vede rosa per gli istituti a grande capitalizzazione nonostante le preoccupazioni sull’economia e sulle elezioni: la situazione ha indotto a tagliare le stime sugli utili 2013 in media del 9% ma la ristrutturazione della rete delle filiali e il re-pricing degli asset dovrebbero produrre miglioramenti a partire dalla seconda metà dell’anno. Bper +5,14%, Mps +4,88% che continua a essere sotto la lente degli investitori (titolo più scambiato sul Ftse Mib per volume) e Mediolanum +4,87%. Intesa +2,49% e Bpm +3,44%.In rosso sul Ftse Mib solo Buzzi Unicem -0,56%. Camfin balza del 5,50% in attesa del termine del prossimo 15 gennaio per disdettare il patto tra i soci che scade ad aprile. Prese di beneficio su Gemina -1,01% dopo il balzo di ieri sulle attese di una prosisma Opa da parte di Atlantia. Mediaset continua il recupero dell’ultimo mese e oggi sale del 2,7%, oggi grazie a un report di Goldman Sachs, che., pur mantenendo la raccomandazione vendere, ha alzato in modo consistente il prezzo obiettivo sull’azione da 0,9 a 1,3 euro.

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