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Stellantis, dai dazi impatto di 1,5 miliardi nel 2025. Reintrodotta la guidance: “Miglioramenti nel II semestre”

Imagoeconomica

Stellantis ha pubblicato i risultati definitivi per il primo semestre, che confermano i dati preliminari diffusi lo scorso 21 luglio, con ricavi in calo del 13% e perdita netta di 2,3 miliardi. La società ha inoltre reintrodotto la guidance e aggiornato le sue stime sull’impatto dei dazi sul 2025 a circa 1,5 miliardi di euro, di cui 300 milioni registrati nel primo semestre. L’azienda mantiene “un forte e costante dialogo con i legislatori di riferimento, portando avanti nel contempo una pianificazione degli scenari a lungo termine”. In Borsa, il titolo ha avviato le contrattazioni in ribasso del 2,76% a 8,045 euro per azione a fronte di un Ftse Mib in rialzo di mezzo punto percentuale.

Stellantis: i numeri del 2025

Nel primo semestre i ricavi di Stellantis sono scesi del 13% su base annuale a 74,261 miliardi di euro, spinti al ribasso dal calo  anno su anno in Nord America ed Europa Allargata, in parte bilanciato dalla crescita in Sud America. Nello stesso periodo la società ha registrato una perdita netta di 2,3 miliardi (2,256 miliardi), che include oneri netti per 3,3 miliardi esclusi dall’utile operativo adjusted (Aoi). Il rosso si confronta con un profitto netto di 5,647 miliardi registrato nei primi sei mesi del 2024.

Il gruppo automobilistico ha messo a segno un utile operativo adjusted di 540 milioni (94% da 8,463 miliardi), con un margine dello 0,7% (da 10%) e un cash flow delle attività industriali negativo per 2,287 miliardi (-158% da +3,97 miliardi). Il cash flow industriale è negativo per 3,005 miliardi (da negativo per 392 milioni), con una generazione “contenuta” di Aoi più che compensata dalle spese in conto capitale e dalle spese di ricerca e sviluppo. 

La società ha segnalato che “nel primo semestre è stato registrato un miglioramento sequenziale delle spedizioni, dei ricavi netti, dell’Aoi e del free cash flow industriale rispetto al secondo semestre 2024, con benefici derivanti dall’ampliamento della gamma di prodotti, dal rilancio del marketing e dalla rigorosa disciplina di gestione delle scorte”. Stellantis ha spiegato inoltre che i risultati riflettono anche l’impatto negativo dei tassi di cambio, dei dazi doganali e del calo dei volumi dei veicoli commerciali leggeri in Europa. “Nonostante i risultati finanziari difficili, Stellantis sta attivamente gettando le basi per un futuro piu’ solido attraverso cambiamenti nelle figure strategiche nel leadership team e un focus rinnovato”, si legge in una nota.

Stellantis reintroduce la guidance

Dopo averla ritirata, Stellantis ha comunque confermato la guidance per il 2025. La società “nel secondo semestre attende un continuo miglioramento sequenziale”, ovvero rispetto alla prima metà dell’anno. In particolare le attese sono per ricavi in aumento rispetto al primo semestre, un Margine Aoi (utile operativo adjusted) a una cifra bassa e flussi di cassa industriali in recupero rispetto ai primi sei mesi dell’anno. Il gruppo ha spiegato che le previsioni si basano sulle norme tariffarie/commerciali in essere al 29 luglio 2025 e dunque dopo l’accordo sui dazi tra Usa e Ue.  

L’impatto dei dazi sul 2025

Insieme ai risultati del primo semestre e alla reintroduzione della guidance, Stellantis ha anche aggiornato le stime sull’impatto dei dazi. Dalle tariffe è atteso un effetto sui conti del 2025 pari a circa 1,5 miliardi di euro, di cui 0,3 miliardi di euro registrati nel primo semestre. Le previsioni precedenti oscillavano tra 1 e 1,5 miliardi nonostante l’accordo tra Usa e Ue con dazi al 15% anche per il settore auto.

Filosa: “2025 anno difficile, ma in miglioramento”

“Le prime settimane come Ceo hanno riconfermato la mia ferma convinzione che risolveremo ciò che non funziona in Stellantis, capitalizzando su tutto ciò che invece funziona, partendo proprio dalla forza, dall’ energia e dalle idee delle nostre persone, insieme ai fantastici nuovi prodotti che stiamo portando sul mercato – ha dichiarato il Ceo, Antonio Filosa, che ha assunto l’incarico lo scorso 23 giugno –. Il 2025 si sta rivelando un anno caratterizzato da difficoltà, ma anche da graduali miglioramenti. Confrontando il primo semestre del 2025 con il secondo semestre del 2024, sono evidenti i segnali di progresso, sotto forma di migliori volumi, ricavi netti e AOI, nonostante l’intensificarsi delle difficoltà esterne. Il nostro nuovo leadership team, pur mantenendo un atteggiamento realista rispetto alle sfide che ci attendono, continuerà a prendere le decisioni difficili necessarie per ristabilire una crescita redditizia e risultati significativamente migliori”.

Stellantis: 10 nuovi modelli nel 2025

Le azioni di ripresa commerciale hanno incluso il lancio di quattro nuovi modelli nel primo semestre (Citroen C3 Aircross, Fiat Grande Panda, Opel/Vauxhall Frontera, Ram ProMaster Cargo Bev), e aggiornamenti significativi di prodotti popolari come Ram 2500 e 3500 Heavy Duty, Citroen C4/C4X e Opel Mokka. I nuovi prodotti hanno contribuito a un aumento di 127 punti base della quota di mercato Ue30 rispetto al secondo semestre del 2024 e a un miglioramento significativo dei portafogli ordini in Nord America, che possono supportare le prestazioni future. Stellantis prevede di lanciare 10 nuovi modelli nel 2025, inclusi tre su piattaforma Stla Medium nel secondo semestre del 2025 (Jeep Compass, Citroen C5 Aircross e Ds N8), che si aggiungono ai recenti lanci dei modelli Peugeot 3008, 5008 e Opel/Vauxhall Grandland basati su Stla Medium. 

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