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Spotify: la musica in streaming verso Wall Street

Il mercato della musica in streaming continua a crescere. Spotify, il servizio di musica in streaming nato in Svezia nel 2008, potrebbe quotarsi a Wall Street il prossimo autunno. Il gruppo, secondo quanto riporta il magazine Quartz, sarebbe in contatto con alcune banche e inizierà a presentare le proprie azioni agli investitori tra aprile e maggio.

Intanto il servizio, che è valutato tra i 7 e 8 miliardi di dollari, sta iniziando a preparare i documenti da presentare alla Sec, la Consob americana. Già da qualche mese Spotify ha ricevuto linee di credito dalle banche per 200 milioni di dollari, una mossa comune prima di una Ipo: il gruppo ha registrato nel 2013 perdite nette pari a 58,7 milioni di dollari su un giro d’affari di 702 milioni di dollari, contro una perdita di 81,62 milioni e ricavi per 602 milioni nel 2012.

La battaglia per il primato in questo settore si fa dunque sempre più intensa. Pandora, il servizio rivale di Spotify, ha guidato il settore sottraendo utenti a iTunes di Apple, che di recente è entrata nell’arena lanciando iTunes Radio, un’app da molti definita la copia di Pandora. Anche Apple, come riportato dalla stampa americana qualche giorno fa, sta tentando di potenziare il suo servizio in streaming per contrastare la crescita di Spotify, e di introdurre un’app iTunes per Android, il sistema operativo di Google.

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