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Spedizioni pacchi Usa, stop temporaneo di Poste Italiane e altri corrieri europei: ecco perché

Photo by RoseBox رز باکس on Unsplash

Dal 23 agosto Poste Italiane ha sospeso l’accettazione di pacchi con merce destinati agli Stati Uniti. Da oggi, 25 agosto, anche La Poste in Francia blocca le spedizioni. La misura, condivisa da numerosi operatori postali europei – tra cui Germania, Repubblica Ceca e paesi baltici – arriva in attesa di ulteriori chiarimenti dalla dogana statunitense e in vista dell’entrata in vigore delle nuove regole doganali Usa, che dal 29 agosto 2025 imporranno dazi compresi tra 80 e 200 dollari per ogni articolo spedito. In controtendenza, DHL Express Italia continua invece a spedire pacchi verso gli Stati Uniti e Porto Rico senza interruzioni

Dazi Usa: cosa cambia per le spedizioni di pacchi internazionali

Il provvedimento nasce da un decreto statunitense approvato lo scorso 30 luglio dall’amministrazione Trump, che elimina la franchigia doganale fino a 800 dollari. In pratica, fino ad oggi era possibile spedire merce senza pagare dazi sotto questa soglia. Dal 29 agosto, invece, ogni pacco conterrà un costo aggiuntivo tra 80 e 200 dollari.

Poiché i chiarimenti tecnici sulle modalità operative sono arrivati solo il 15 agosto, molti operatori europei hanno deciso di sospendere temporaneamente le spedizioni per evitare disagi ai clienti. L’indicazione iniziale è arrivata da PostEurop, il consorzio sovranazionale che rappresenta i principali operatori postali europei dal 1993, ma ogni azienda ha poi applicato la sospensione secondo le proprie esigenze. In Francia, Germania, Spagna, Repubblica Ceca e nei paesi baltici sono quindi state adottate misure simili, con calendari e modalità leggermente differenti.

Poste Italiane: sospensione temporanea pacchi con merce verso gli Usa

Con una nota ufficiale, Poste Italiane ha spiegato di essere stata costretta a sospendere temporaneamente l’accettazione delle spedizioni di merce verso gli Stati Uniti, seguendo l’esempio degli altri operatori europei. Rimangono però attivi:

  • l’invio di corrispondenza senza merce (lettere, cartoline);
  • le spedizioni di valore superiore agli 800 dollari, già escluse in passato dalla franchigia;
  • il servizio Poste Delivery International Express, che segue un canale logistico differente.

Il gruppo ha precisato che i clienti saranno tempestivamente aggiornati sulle prossime misure.

DHL Express Italia continua le spedizioni verso gli Usa

Contrariamente ad alcune segnalazioni, DHL Express Italia mantiene operative le spedizioni di pacchi verso gli Stati Uniti e Porto Rico. A differenza di Deutsche Post e DHL Parcel in Germania, che dal 22 agosto non accettano più pacchi aziendali verso gli Usa a causa della Sospensione del Trattamento Duty-Free De Minimis in vigore dal 29 agosto 2025, DHL Express Italia permette ancora l’invio di merce tramite la sua rete di store e service point presenti in Italia.

Blocco pacchi negli altri paesi europei

In Francia, La Poste sospende le spedizioni verso gli Usa, con un’eccezione: restano consentiti i regali tra privati fino a 100 euro.

In Germania, Deutsche Post/Dhl ha adottato una misura simile: solo i pacchi contrassegnati come regali fino a 100 dollari potranno essere spediti, con controlli più rigorosi per evitare abusi. Anche Spagna e Repubblica Ceca hanno stabilito limiti analoghi per i pacchi-regalo.

Oltre a Italia, Francia, Germania, Spagna e Repubblica Ceca, lo stop alle spedizioni verso gli Stati Uniti fino a nuovo avviso è stato annunciato anche da Austria (Austrian Post), Belgio (bpost), Norvegia (Posten Bring), Svezia-Danimarca (Postnord) e Malta.

Impatto su privati e imprese

Per i privati, l’impatto potrebbe essere limitato: in Italia si stima circa 2.000 pacchi al mese. Diverso è il caso delle piccole imprese e degli e-commerce, che rischiano un impatto economico significativo.

Associazioni come Consumerismo no profit, Codacons e Assoutenti chiedono procedure uniformi a livello europeo, denunciando un possibile rincaro delle tariffe postali e un duro colpo ai diritti dei consumatori.

Ultimo aggiornamento lunedì 25 agosto alle ore 14:33

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Categories: Economia e Imprese