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Smartphone 5G, la nuova rivoluzione. Cosa cambia, come funziona, quanto costa

Rete

Altro che telefonino. Le reti cellulari 5G (che sta per quinta generazione) ci regalano ben altro: un vero ecosistema telematico, capace di allargare i suoi orizzonti operativi all’Internet delle persone ma anche delle cose. La guida autonoma, la telemedicina che diventa persino chirurgia a distanza, le fabbriche robotizzate dove tutto o quasi funzionerà grazie a mini-reti 5g, perfino il nostro piccolo robot tuttofare che ci segue ben piazzato nel taschino. Sta di fatto che il 5G è già arrivato e promette di prendere rapidamente il volo. Cos’è, quanto costa, come funziona, cosa fa e cosa farà, dove esiste già e come si trasformerà, quali sono i suoi possibili effetti collaterali. Ecco i principali quesiti e le relative risposte.

Quali i vantaggi del 5G per gli operatori di tlc e per gli utenti?

Il 5G è allo stesso tempo una cosa nuova e una naturale convergenza di soluzioni tecnologiche già disponibili: dalla robotica all’intelligenza artificiale, dalle tecniche di apprendimento avanzato (deep learning) agli strumenti per analizzare grandi quantità di dati mettendogli a servizio della ricerca e delle strategie commerciali (big data e deep learning). Questo grazie a prestazioni senza precedenti nella trasmissione dei dati che viaggiano nell’etere sia in spazi aperti che in spazi chiusi. Capacità di banda e velocità di trasferimento dati promettono di superare i 10 gigabit per secondo (Gbps), 10 volte più veloci delle connessioni fisse in fibra ottica che stanno entrando nelle case degli italiani, con una latenza (il tempo di risposta ai nostri comandi) che promette di scendere di oltre 10 volte, a 1-2 millisecondi (end-to-end da 20ms a 5ms) e la possibilità di connettere fino a un milione di oggetti per chilometro quadrato.

L’impatto del 5G sulla vita dei cittadini e sulle aziende? Mirabolante. Con il 5G si potrà ad esempio comprare e scaricare l’intera stagione di una serie TV in meno di due minuti. E largo a tutte le applicazioni che nasceranno, con relative opportunità di business: nuovi strumenti per il sistema sanitario, per la mobilità, per la gestione delle città e della sicurezza, per i mezzi di informazione  (le dirette video, ad esempio, si potranno fare senza il tipico ritardo dei collegamenti via satellite, e a costi irrisori).

Tutto questo è già possibile? E la tabella di marcia?

Oggi i primi assaggi da Tim e Vodafone. Debutto imminente per gli altri operatori che hanno vinto le gare per le frequenze radio: Wind-3, Iliad e Fastweb. Tra qualche mese la progressiva diffusione, prima nelle grandi città e poi nei centri minori.  Le prestazioni? Siamo in rodaggio, ma sono già abbondantemente superiori a quelle delle reti 4g. Promettono di salire velocemente fino agli strepitosi livelli promessi dalla nuova tecnologia.

A dare il via è stata Vodafone: il 5 giugno ha aperto il servizio in 5 grandi centri urbani: Milano e 28 comuni dell’area metropolitana, Roma, Torino, Bologna e Napoli. Promette di coprire altre 40-50 città entro il prossimo anno, arrivando entro il 2021 nelle prime 100 città italiane e nelle principali località turistiche. Praticamente in contemporanea il lancio di Tim, che ha acceso il 5G a Roma, Torino e Napoli nell’area del Villaggio delle Universiadi. Le promesse: entro quest’anno il servizio arriverà in altre 6 città (Milano, Bologna, Verona, Firenze, Matera e Bari), in 30 centri turistici, 50 distretti industriali con 30 progetti specifici per le grandi imprese, con velocità fino a 2 Gigabit al secondo. Entro il 2021 – fa sapere Tim – saranno 120 le città coperte, 200 le destinazioni turistiche, 245 i distretti industriali e 200 i progetti specifici per le grandi imprese, con una velocità che aumenterà progressivamente fino a 10 Gbps raggiungendo il 22% della popolazione.

Il nostro telefonino 5G funziona all’estero?

Tutti i paesi più avanzati sono impegnati nel lancio delle reti 5G. A giorni Vodafone comincerà ad offrire il roaming in 5G in 4 paesi: Germania, Spagna, Gran Bretagna naturalmente da noi per i clienti degli altri paesi. Tim sta già testando il roaming in Svizzera ed Emirati, dove il lancio e imminente. Seguiranno   Inghilterra, Spagna, Germania e Austria entro fine anno.

Il 5G costa e costerà di più?

Dipende. I telefonini 5G già sul mercato sono quelli di fascia alta, e costano tra 800 e circa 1.000 euro. Ma i prezzi, di sicuro, scenderanno progressivamente, come è avvenuto per tutti i cellulari delle generazioni precedenti. E per ora, al debutto, le prime formule tariffarie dei due operatori che hanno già aperto il servizio in Italia privilegiano, anche qui, la fascia alta del mercato. Quella che si affida a formule tariffarie più costose in cambio di una gran mole di traffico di voce e di dati disponibili. Vodafone non prevede costi aggiuntivi per le offerte “top” già attive, a partire da quelle business (ma offre il 5G senza costi aggiuntivi anche agli under 30 che hanno scelto l’offerta “Shake it easy”). Per gli altri prevista l’abilitazione al 5G al costo aggiuntivo di cinque euro al mese. Tim sta offrendo formule che prevedono da 50 giga ai 100 giga di dati mensili a disposizione a costi tra i 30 e 50 euro, con la possibilità di abilitare al 5G molte altre formule contrattuali con 10 euro mensili aggiuntivi. Ma è prevedibile un rapido fiorire di offerte tariffarie, anche molto differenziate, non appena la competizione tra operatori entrerà nel vivo. C’è da dire che la velocità di connessione più alta porterà ad un maggiore consumo di dati, con un più rapido esaurimento dei giga a disposizione.

Un cellulare 5g è compatibile con le reti 4g e 3g?

Sì. I dispositivi 5G, quelli già sul mercato (Samsung, Lg, XiaoMi, Huawei) e quelli che arriveranno, sono e saranno compatibili anche con le reti 4G e 3G.

Il 5g sostituirà anche le connessioni dati fisse in fibra ottica?

Più che di sostituzione è più corretto parlare di un utilizzo integrato delle diverse tecnologie di connettività. La disponibilità di infrastrutture capillari in fibra ottica abiliterà la piena realizzazione dei benefici del 5G, accelerando la costruzione delle reti di stazioni radio. Allo stesso tempo le reti cellulari 5g consentiranno di fornire servizi di connettività equiparabili ai collegamenti fissi ad alta velocità dove la fibra ancora non arriva (FWA, Fixed Wireless Access).

È vero che crescono i pericoli delle emissioni elettromagnetiche?

Spiegano gli esperti che in realtà la nuova tecnologia sviluppata per le antenne 5G consentirà, a regime, addirittura un contenimento dell’attuale livello di emissioni, grazie alla maggiore efficienza del segnale rispetto alla potenza emessa. Va ricordato che in Italia i limiti di emissione elettromagnetica sono dieci volte più stringenti rispetto a quelli già considerati pienamente sicuri e consigliati dall’ICNIRP, organismo scientifico indipendente, assunto come riferimento dall’Unione europea, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da molti Paesi anche extra-europei. Inoltre l’installazione degli impianti 5G segue le stesse regole e procedure previste per gli impianti 2G, 3G e 4G, con il coinvolgimento delle Agenzie Regionali di Protezione dell’Ambiente proprio per garantire sempre il rispetto dei limiti.

In ogni caso valgono sempre e comunque le consuete raccomandazioni. Evidenze medico scientifiche sulla dannosità dei telefonini non ce ne sono. Ne abbiamo parlato anche su FIRST online. Ma visto che la maggiore quantità di emissioni viene dal nostro telefonino e non dalle stazioni radio dell’operatore (il decadimento del segnale segue la regola del quadrato della distanza da noi) è comunque consigliabile usare gli auricolari o il vivavoce, evitando di tenere il telefonino nel comodino accanto al letto quando dormiamo. Vale per tutti i telefonini, vecchi e nuovi.

Se voglio sapere ancora di più del 5G?

Se volete approfondire le caratteristiche tecniche dei cellulari 5G e delle relative reti, guardando al suo futuro e le sue evoluzioni, e magari avete qualche competenza tecnica sul settore, nella grande rete potete trovare molte cose. Ecco qualche indicazione.

Per scrutare i numeri della crescita e del business potete dare un’occhiata al sito di GSA, l’associazione dei fornitori di tecnologia o al sito degli analisti tedeschi di Statista. Uno sguardo sul futuro viene naturalmente da tutte le maggiori organizzazioni delle consulenza strategica, ad esempio Deloitte. Con il 5G il mondo sarà popolato dall’ “Internet delle cose” (IOT, Internet of things). Come e quando ve lo spiega uno studio pubblicato nel web da GSMA, l’associazione degli operatori mondiali della telefonia cellulare.

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