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Scuola: su 38mila assunzioni già avvenute solo 7mila andranno in mobilità

Scattata alla mezzanotte e un minuto di oggi la Fase B del piano straordinario di assunzioni voluto dal Governo. Sono stati 16.210 i docenti che hanno ricevuto nella propria casella di posta elettronica la mail del MIUR con l’indicazione della sede di destinazione. Sono stati oltre 72mila i docenti che hanno fatto la domanda per la Fase B nelle scorse settimane. Coloro che non hanno ricevuto la destinazione saranno inseriti nella Fase C, quella delle graduatorie a esaurimento.

I docenti che hanno ricevuto la mail dovranno decidere entro 10 giorni se accettare o meno la destinazione assegnata dal Ministero dell’Istruzione. In caso di mancata accettazione della proposta della cattedra i candidati saranno esclusi dal piano di assunzioni straordinario e saranno cancellati da tutte le graduatorie dove erano inseriti. E proprio su questo punto divampano le polemiche politiche e sindacali. Per l’Anief, l’associazione sindacale professionale, si tratta di un “ricatto: chi non accetta è fuori delle graduatorie”. Il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, ha affermato che “saranno migliaia i docenti che verranno collocati online in province inaspettatamente lontane”.

Dopo la replica del premier alle polemiche (“naturali, ma ora 100 mila assunzioni”) anche il Ministro Giannini difende la riforma della scuola e il piano di assunzioni. “Ad oggi – afferma il Ministro in conferenza stampa – abbiamo assunto 38 mila insegnanti: 29 mila ad agosto e 9 mila stanotte. Poi ci sarà un altro blocco di assunzioni, altri 55mila insegnanti, giuridicamente effettuate entro settembre, ma che saranno effettivamente in classe entro novembre”.

E riguardo alle polemiche circa i trasferimenti dei docenti il Ministro replica: “bisogna sfatare un mito: dei 38mila che verranno assunti quest’anno, 31mila stanno a casa loro senza doversi trasferire in altre province. Duemila vedranno una mobilità ridotta, tra due province vicine. Per settemila faremo i contratti in mobilità più ampia: soprattutto dal Sud verso il Centro-Nord. Ma, si tratta di numeri “fisiologici”, di una mobilità che c’è sempre stata. È più o meno lo stesso numero dell’anno scorso con una significativa differenza: lo scorso anno questi docenti erano supplenti, quest’anno avranno un posto fisso”.

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