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Scuola: si torna tra i banchi anche il sabato, stop alla settimana corta

Addio alla settimana corsa. Nel corso degli ultimi due anni molte scuole (l’80% delle superiori) hanno deciso di accorciare la settimana, concentrando le lezioni dal lunedì al venerdì. Il motivo è presto detto: risparmiare su riscaldamento, acqua, elettricità e via dicendo. Ma molti istituti potrebbero presto fare marcia indietro.

Lo scorso 8 gennaio, il Tar della Liguria ha accolto un ricorso contro la decisione della Provicina di tagliare un giorno della settimana scolastica presentato dal Liceo classico Chiabrera di Savona.

I giudici hanno sostenuto che imporre “dall’alto” alle scuole di chiudere il sabato è un vero e proprio abuso contro l’autonomia scolastica.

Immediatamente il Cogede, coordinamento dei genitori democratici della Liguria, ha richiesto al dirigente scolastico regionale di far rispettare la sentenza in tutte le scuole.

A questo punto dunque è probabile che dal prossimo anno molte Province italiane decidano di conformarsi alla sentenza del Tar Ligure, accorciando le ore giornaliere e facendo tornare studenti e professori tra i banchi anche il sabato. I primi a “capitolare” potrebbero essere i licei che sono stati costretti ad accavallare “materie pesanti in cinque giorni”, ha spiegato Andrea Giacobbe della Cgil al quotidiano Repubblica.

La sentenza del Tar non dice però come sopperire ai maggiori costi di gestione derivanti “dall’allungamento della settimana scolastica”, un aspetto che invece preoccupa molto le Province e le Città Metropolitane, costrette a sobbarcarsi i costi.

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