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Scoppia il caso Salah: la Fiorentina diffida l’Inter per mancato fairplay finanziario

La questione Salah diventa sempre più spinosa e rischia di trascinare Inter e Fiorentina nelle aule di tribunale. Il faraone egiziano venuto in sordina dalla Premier League e sedutosi sul trono di Firenze ha incantato la dirigenza viola che ha subito versato un milione di euro al Chelsea per rinnovare la sua permanenza per un’altra stagione: senza dubbio uno degli affari del 2015.

A Firenze erano già pronti a costruire una piramide per la freccia egiziana ma i progetti faraonici del 23enne ex Basilea potrebbero spostarsi 300 km più a nord nella Milano nerazzurra.

La dirigenza dell’Inter ha stuzzicato Salah con un contratto da 3,5 milioni di euro a stagione e un progetto ambizioso condito dagli acquisti di Murillo, Miranda, Montoya in difesa e Kondogbia a centrocampo. La Fiorentina, sorpresa dall’intromissione nerazzurra ha risposto pareggiando l’offerta di ingaggio al giocatore invitandolo a presentarsi al ritiro di Moena il prossimo 13 luglio. Una mossa senz’altro giusta ma non risolutiva a causa di una scrittura privata che mette in ginocchio le certezze viola. Sarebbe il diritto di veto in mano a Salah che consente all’egiziano di decidere se continuare o meno l’avventura in viola e le parole del suo avvocato vanno in direzione opposta rispetto alle speranze della famiglia Della Valle: “Salah è un giocatore del Chelsea in questo momento”.

Dunque la Fiorentina esercita l’opzione del rinnovo del prestito per un’altra stagione ma resta scottata dalla decisione di Salah di non gradire tanto la maglia viola per il prossimo anno. Ed ecco che gli emissari di Thohir avrebbero avanzato un’offerta da 20 milioni per portare il faraone in nerazzurro. E qui scatta il putiferio con la Fiorentina che invia una diffida all’Inter colpevole di essere intervenuta nelle trattative per Salah. A questo si aggiungono i tweet al veleno di Paolo Panerai che in una calda mattina di luglio (ieri) effettua l’accesso sul social network e, dopo mesi di silenzio, lancia, incautamente, delle vere granate contro la società interista. Quello più pesante contro la società dell’indonesiano Thohir è relativo alle spese fatte nel corso del calciomercato estivo e recita: “Se le società del calcio dovessero rispettare la trasparenza, l’Inter sarebbe già retrocessa. Che soldi sono, di chi, a partire dalle Cayman?”. Accuse pesanti che la società milanese non digerisce affatto rispondendo in maniera piccata con un comunicato: “Nessuno si deve permettere di parlare a sproposito della nostra società MILANO – F.C. Internazionale comunica di aver letto esterrefatta le dichiarazioni del vice presidente della Fiorentina riportate sul proprio profilo Twitter personale. Nessuno – si legge ancora nella nota della società milanese – si deve permettere di parlare a sproposito della nostra società mettendone in discussione solidità e trasparenza”.

La Fiorentina, da parte sua, ha precisato che quelle di Panerai sono delle ”considerazioni a carattere personale non concordate con la Società” ma di certo il pensiero dei Della Valle non sarà molto distante da quello del vicepresidente viola.

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Categories: Sport