Prosegue la corsa all’espansione tra i giganti del pharma. La società farmaceutica francese Sanofi ha annunciato l’acquisizione da 9,1 miliardi di dollari (circa 8,36 miliardi di euro) di Blueprint Medicines, biotech americana specializzata nelle malattie immunologiche rare. L’operazione si inserisce nella crescita mirata del gruppo francese per ampliare il proprio portafoglio farmaci in un settore in forte espansione e ad alto potenziale.
Già nei primi mesi dell’anno, Sanofi aveva investito 1,9 miliardi per acquisire un farmaco dedicato alle malattie autoimmuni, confermando l’impegno nel settore. Il ceo Paul Hudson ha sottolineato come la società mantenga ampi margini per ulteriori acquisizioni, delineando una strategia di crescita aggressiva ma calibrata.
Sul mercato, a Parigi il titolo Sanofi perde solo lo 0,78%, mentre a Wall Street Blueprint Medicines vola in pre-market con un +26,8%, in perfetto allineamento con il prezzo dell’offerta. Un chiaro segnale della fiducia degli investitori nell’operazione.
I dettagli dell’accordo
Sanofi ha offerto 129 dollari in contanti per ogni azione di Blueprint, corrispondenti a un premio del 27% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì scorso. Inoltre, gli azionisti della biotech riceveranno un “contingent value right” (CVR), un bonus potenziale tra 2 e 4 dollari per azione al raggiungimento di obiettivi clinici e regolatori specifici relativi a BLU-808, una terapia sperimentale contro disturbi immunitari come l’orticaria cronica. Considerando anche i pagamenti legati ai CVR, il valore totale dell’operazione potrebbe arrivare a 9,5 miliardi di dollari. Sanofi prevede di completare l’acquisizione entro il terzo trimestre del 2025, senza impatti rilevanti sulle previsioni finanziarie annuali.
Blueprint Medicines: da oncologia all’immunologia
Fondata nel 2008 e quotata dal 2015, Blueprint ha recentemente cambiato rotta, abbandonando il settore oncologico per concentrarsi sulle malattie immunologiche, dopo la fine della partnership con Roche e il ritiro di un farmaco oncologico dal mercato.
Il punto di forza di Blueprint è la pipeline guidata da Ayvakit (Ayvakyt in Europa), trattamento per la mastocitosi sistemica, una rara patologia caratterizzata da un accumulo anomalo di mastociti che può causare sintomi debilitanti come orticaria, dolori addominali e anemia. Ayvakit è considerato un potenziale blockbuster con ricavi previsti intorno ai 2 miliardi di dollari entro il 2030.
Oltre ad Ayvakit, l’acquisizione include altre terapie innovative in sviluppo, come Elenestinib e Blu-808, che arricchiscono ulteriormente la pipeline di Sanofi, rafforzandone la presenza nelle malattie immunologiche rare.