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Saab, ok al piano di riorganizzazione

La nuova Saab dei cinesi Youngman e Pang ottiene il via libera dei creditori sul piano di rilancio presentato alla Corte Distrettuale di Vanersborg. Un piano che mette in luce gli interventi e gli scenari garantiti dal nuovo assetto societario, a partire dall’immediato supporto finanziario di circa 50 milioni di euro da parte dei nuovi acquirenti, necessario per proseguire nella riorganizzazione. A queste risorse si aggiungeranno 600 milioni di euro che verranno utilizzati per la ripresa della produzione e per finanziare gli investimenti a medio termine (2012-2013).

Le linee guida del rilancio sono state preparate dal management di Saab e approvate sia dalla proprietà attuale sia dai nuovi acquirenti cinesi (Youngman con il 60% e Pang Da con il 40%) e tracciano la strada che permetterà alla casa automobilistica di riprendere la produzione, ampliare il proprio portafoglio prodotti (facendo leva su piattaforme tecnologiche modulari per l’intera linea di prodotti) e accedere ad alcuni tra i più grandi mercati mondiali.

A partire proprio dalla Cina dove il gruppo svedese potrà fare leva sulle capacità distributive e produttive di accesso al credito di Youngman e Pang Da. Oltre a nuovi modelli e nuovi mercati, la riorganizzazione prevede azioni di razionalizzazione e di ulteriore riduzione dei costi e della forza lavoro (500 unità). Tuttavia l’intenzione è di mantenere nella cittadina svedese di Trollhattan il 70% della capacità produttiva totale di Saab.

Vediamo i numeri del piano: per il 2012 le stime sulle vendite sono per 35-55mila unità e per il 2013 si sale a 75-85mila. L’allungo arriverà però nel 2017 quando l’ampliamento della gamma e l’accesso al mercato cinese, che peserà per il 40% delle vendite, faranno salire la produzione di Saab a 185-205mila pezzi l’anno. Il profitto è però atteso qualche anno prima, nel 2014.

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Categories: Finanza e Mercati
Tags: Automobili