Si è concluso a Istanbul il secondo round di colloqui fra le delegazioni di Russia e Ucraina. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, sottolineando che l’incontro è durato poco più di un’ora. Il primo round di colloqui si era tenuto sempre in Turchia lo scorso 16 maggio, il terzo, secondo le indicazioni ucraine, potrebbe svolgersi a fine mese.
Kiev chiede tregua di un mese e incontro Putin-Zelensky
Tra le richieste presentate da Kiev per risolvere il conflitto figurano un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, il rilascio dei prigionieri e un incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. Lo ha rivelato il ministro della Difesa di Kiev, Rustem Umerov, e capodelegazione ucraina, dopo avere partecipato a colloqui. Una tregua incondizionata sarà “la base per iniziare un negoziato” ha detto Umerov. Kiev insiste anche sullo scambio di prigionieri mentre all’incontro tra i leader Kiev è aperta alla possibilità che partecipi anche Donald Trump, ha aggiunto. “Le chiavi per risolvere il conflitto sono nelle mani dei leader dei due Paesi e possono essere risolte solo da un incontro di alto livello” ha dichiarato Umerov al termine dell’incontro, ha affermato Umerov.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha proposto di ospitare a Istanbul o ad Ankara un incontro tra il presidente americano Donald Trump, il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riportano i media turchi. “Il mio più grande desiderio è riunire Putin e Zelensky a Istanbul o Ankara. Mi piacerebbe anche portare Trump”, ha affermato il presidente turco.
Le due proposte sul cessate il fuoco
Il team negoziale di Kiev ha inoltre fatto sapere che la Russia ha rifiutato la proposta di cessate il fuoco incondizionato. Mosca, da parte sua, fa sapere di aver proposto all’Ucraina un cessate il fuoco di due o tre giorni lungo certi settori del fronte.
La Russia annuncia inoltre di aver presentato alla parte ucraina un memorandum “molto dettagliato” con le proposte di pace, e i negoziatori di Kiev si sono impegnati a studiarlo, secondo quanto riferito dal capo della delegazione russa Vladimir Medinsky, citato dalle agenzie russe.
Terzo round di colloqui a fine giugno
La delegazione ucraina è pronta a incontrare i russi per un terzo round di negoziati alla fine del mese di giugno. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa e capo della delegazione ucraina Rustem Umerov al termine dell’incontro. “Abbiamo indicato la fine del mese come data possibile” ha detto Umerov.
Zelensky: “Prepariamo scambio di prigionieri”
“È in preparazione un nuovo scambio di prigionieri di guerra fra Russia e Ucraina, ha annunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando a Vilnius, in Lituania.
L’accordo è stato confermato anche dal capo della delegazione ucraina a Istanbul, Rustem Umarov, secondo cui le due parti hanno raggiunto un’intesa per uno scambio di ostaggi, in gran parte militari feriti e giovani.
Conferme arrivano anche dal fronte russo, con il capo della delegazione di Mosca Vladimir Medinsky, che parla del “più grande scambio di prigionieri” finora avvenuto. Medinsky ha precisato che saranno rilasciati tutti i militari gravemente feriti o malati e quelli sotto i 25 anni di età. Lo riferisce Ria Novosti. La Russia, inoltre, consegnerà la settimana prossima le salme di 6.000 soldati ucraini caduti.
Zelensky: “Senza pressioni Putin continuerà a giocare”
“Le sanzioni contro la Russia sono necessarie. Le sanzioni, comprese quelle secondarie, i dazi e i tetti ai prezzi, possono funzionare e spingere la Russia verso la pace. Senza pressioni, Putin continuerà semplicemente a giocare con chiunque voglia porre fine a questa guerra” ha affermato Zelensky, in conferenza stampa al termine del summit B9 e Paesi nordici, a Vilnius. “È importante limitare seriamente il commercio di petrolio della Russia e il suo utilizzo di petroliere” ha poi specificato il capo di Stato di Kiev. “Dobbiamo lavorare a sanzioni congiunte a livello G7, inclusi gli Stati Uniti e tutti coloro nel mondo che vogliono la pace. È molto, molto importante che ciascuno dei nostri partner sostenga esattamente questo approccio” ha detto.
“La chiave per una pace duratura è chiara: l’aggressore non deve ricevere alcuna ricompensa per la guerra” ha continuato Zelensky. “Qualsiasi ricompensa dimostrerebbe” a Putin “soltanto che la guerra conviene” ha aggiunto. “I guadagni geopolitici sono importanti per la Russia quanto il denaro o il territorio. Se a Putin viene permesso di decidere chi può aderire alla Nato, o dove può esserci l’infrastruttura della Nato, allora l’appetito della Russia per la guerra non farà che crescere” ha concluso.
Ucraina: chiesto il rimpatrio dei bambini da rimpatriare
“Oggi, durante i negoziati a Istanbul, la parte ucraina ha ufficialmente consegnato alla parte russa un elenco dei bambini ucraini da rimpatriare” ha scritto sui propri profili social il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, su Telegram, precisando che si tratta di “centinaia di bambini”. “Il rimpatrio dei bambini ucraini è parte integrante di una pace giusta e duratura ed è un elemento chiave di fiducia, la prima prova della sincerità delle intenzioni. Attendiamo una risposta” ha concluso Yermak.