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Redditometro: Meloni fa retromarcia e sospende il provvedimento. I timori elettorali alla base di tutto

Imagoeconomica

Giorgia Meloni sospende il Redditometro: “Servono approfondimenti”. La misura per stanare i patrimoni nascosti proposta da Fratelli d’Italia non ha retto nemmeno 24 ore. Con le elezioni europee alle porte, la posta in gioco era troppo alta. Dopo una giornata di tensioni per la maggioranza, la premier ha deciso di sospendere il provvedimento. La Camera ha approvato l’ordine del giorno della Lega, ponendo fine alla misura reintrodotta da un decreto di Fratelli d’Italia. “Ho concordato con il viceministro Leo che è meglio sospendere il decreto in attesa di approfondimenti”, ha dichiarato Meloni sui social. “Il nostro obiettivo è, e rimane, quello di contrastare la grande evasione – ha aggiunto –. Senza però per questo vessare con norme invasive le persone comuni”. Se ne riparlerà dopo le elezioni.

Giorgia Meloni sospende il Redditometro: ecco perché

Prima di giungere a questa decisione, Meloni aveva cercato di tranquillizzare gli animi. “Mai nessun “grande fratello fiscale sarà introdotto da questo governo”, aveva scritto sui social, ribadendo la sua posizione contraria al Redditometro. “Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune”, aveva aggiunto.

La pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, che riportava in vita il Redditometro, ha rischiato di danneggiare il governo poco prima delle elezioni europee. La cui tempistica è stata percepita da molti come uno “scivolone”, creando tensioni all’interno della maggioranza. I social media avevano reagito duramente, accusando la premier di tradire le sue promesse contro lo strumento abolito nel 2018. Questo ritorno al passato è un duro colpo sia per la premier che per il viceministro all’Economia.

Per questo motivo, la premier Meloni si è affrettata a sospendere la misura. “L’attuazione della delega fiscale, che include la pubblicazione del decreto di ripristino del Redditometro, è stata portata avanti dal Vice Ministro dell’Economia Leo per migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelare i lavoratori onesti e contrastare la grande evasione”.

Redditometro: le reazioni

Esultano Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Gasparri di Forza Italia che avevano chiesto l’abrogazione del Redditometro, definendolo uno strumento obsoleto che va cancellato. “Sono molto soddisfatto, la premier ha accolto la nostra richiesta”, ha dichiarato Tajani. “Bene che il governo abbia deciso di stoppare il Grande Fratello fiscale”, aggiunge Salvini.

L’opposizione ha criticato duramente il governo. ll Pd chiede le dimissioni di Leo e Giorgetti: “Sono stati commissariati da Meloni”, mentre il leader del M5s, Giuseppe Conte, ha ironizzato sulla vicenda, accusando Meloni di incoerenza. “Meloni ora annuncia che vi salverà dal Redditometro, ma nel decreto pubblicato lo ha inserito il governo Meloni”, ha scritto Conte sui social.

Dall’altra parte, Fratelli d’Italia e il viceministro Maurizio Leo hanno difeso il decreto, sebbene dopo la bufera, si erano detti aperti a “modifiche” dopo le elezioni europee. Non ha aiutato l’intervento di Ernesto Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, che ha minimizzato l’importanza del Redditometro, definendolo uno strumento residuale utilizzato solo in casi estremi per ricostruire il reddito di evasori totali. Insomma, nessuno ha appoggiato la mossa silenziosa del viceministro Leo.

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