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Pop Sondrio: “L’Ops di Bper non riconosce il reale valore, ma il prezzo è congruo”. E il titolo cede

Imagoeconomica

Il cda della Popolare di Sondrio “pur considerando congruo il corrispettivo sotto il profilo finanziario, sulla base delle “fairness opinion” di BofA Securities e Morgan Stanley, ritiene che la valorizzazione” della banca da parte di Bper “non riconosca pienamente il reale valore”.

Lo dice una nota dell’istituto valtellinese al termine del Cda che ha approvato il comunicato dell‘ops promossa da Bper Banca, in vista dell’avvio il 16 giugno, precisando che, dal suo punto di vista, l’Ops non riconosca “le prospettive di crescita e non è coerente con la natura e le finalità” dell’offerta stessa, “indirizzata a promuovere una rilevante discontinuità” con il percorso stand-alone della banca e una conseguente acquisizione del controllo della Popolare Sondrio.

In un mercato azionario già sottotono (-1,46% in tarda mattinata) a causa dopo l’attacco israeliano all’Iran, il titolo della Popolare di Sondrio è in fondo alla classifica, registrando un -2,49% a 11,54 euro risalendo dopo aver segnato un minimo in mattinata a 11,40 euro.

Il consiglio di amministrazione valtellinese nella nota ricorda come l’annuncio dell’offerta sia avvenuto “prima della presentazione del nuovo Piano Industriale 2025-2027 di Bp Sondrio, per cui l’analisi valutativa condotta da Bper ai fini della determinazione del corrispettivo non tiene conto di questi importanti elementi“. Mentre l’analisi valutativa condotta da Bper ai fini della determinazione del corrispettivo “si basa sulle stime di un numero limitato di analisti di ricerca (consensus) e dalla limitata valenza informativa, le cui proiezioni hanno storicamente sottostimato i risultati della Popolare di Sondrio, sempre superiori al consensus”.

Non valorizzate le sinergie. Dividendo diluitivo per gli azionisti

Quindi il premio che Bper dichiara di riconoscere agli azionisti “risulta molto contenuto, una fattispecie con rari precedenti per operazioni di questo tipo”, tanto che “dalla data di annuncio dell’offerta, il corrispettivo è rimasto sempre a sconto rispetto al prezzo di mercato” della Sondrio. Il corrispettivo, per il board, “non valorizza adeguatamente le sinergie realizzabili tramite l’aggregazione dichiarate da Bper e, soprattutto, “alla luce della marcata differenza nel cash dividend pay-out ratio” tra Sondrio e Bper, “il corrispettivo risulta essere diluitivo per gli azionisti” della Popolare “in termini di dividendo per azione atteso per il 2025 e di dividendi cumulati attesi per il triennio 2025-2027“.

La fusione e l’integrazione di Popolare Sondrio in Bper presentano inoltre elementi di “incertezza prosegue Popolare Sondrio – e rischiosità, tenendo conto del livello di adesione all’offerta pari al 50% + 1 (Condizione Soglia) e al 35% + 1 (Condizione Soglia Minima) del capitale sociale di Sondrio. Inoltre non è stato predisposto da parte di Bper un piano industriale combinato.

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