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Pop Sondrio e Banca Sella Holding rinnovano il cda: nuove nomine e un addio storico

Imagoeconomica

Tempo di rinnovi nei consigli di amministrazione per due storici istituti italiani: Popolare di Sondrio e Banca Sella Holding. Alla Popolare di Sondrio, dove il board si rinnova per un terzo ogni anno, sono stati nominati cinque nuovi amministratori: a prevalere è stata la lista di Assogestioni, sostenuta dall’azionista Unipol. In casa Sella, invece, si chiude un’epoca: dopo 25 anni alla guida della holding, Maurizio Sella lascia la presidenza, passando il testimone a Giovanni Petrella, in un avvicendamento all’insegna della continuità e della visione di lungo periodo.

Popolare di Sondrio: vittoria di Assogestioni, ma i piccoli azionisti restano influenti

In attesa di conoscere l’esito dell’Ops lanciata da Bper – orchestrata con il supporto strategico dell’azionista comune Unipol – la Popolare di Sondrio ha quindi rinnovato parte del consiglio di amministrazione e approvato il bilancio 2024. L’assemblea ordinaria e straordinaria, che ha visto la partecipazione del 54% del capitale sociale (oltre 5.600 soci), ha dato il via libera al bilancio chiuso con un utile netto consolidato di 574,9 milioni di euro e ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a 0,80 euro per azione.

Sul fronte del cda, il rinnovo di un terzo del board ha visto prevalere la lista n. 1 presentata da Assogestioni, che ha raccolto il 73,3% dei voti presenti in assemblea (180,7 milioni), ottenendo quattro dei cinque posti in palio. Gli eletti sono Maria Letizia Ermetes, Christian Montaudo, Salvatore Providenti e Franco Giuseppe Riva – tutti amministratori indipendenti, in gran parte con un passato in Consob – segnando un rafforzamento della componente istituzionale nel board.

La lista n. 2, presentata da un gruppo di otto soci privati e considerata espressione del territorio, ha comunque ottenuto un risultato rilevante: con 64 milioni di voti (il 25,9% dei presenti), ha permesso la conferma in consiglio dell’ex presidente Francesco Venosta. L’iniziativa “Insieme per la Popolare”, che ha sostenuto questa lista, ha sottolineato il valore simbolico del risultato, ribadendo l’importanza di preservare l’identità territoriale della banca e la vicinanza al tessuto produttivo locale.

Tra le delibere straordinarie, l’assemblea ha approvato la modifica dello statuto (articolo 49), introducendo la possibilità per il CdA di deliberare acconti sui dividendi, rafforzando la flessibilità nella gestione della politica di remunerazione degli azionisti.

La presenza dell’azionista Unipol (19,7% del capitale), che ha sostenuto la lista Assogestioni senza presentarne una propria, conferma l’orientamento verso una progressiva apertura al consolidamento del settore bancario, in linea con il supporto manifestato in passato all’ops di Bper.

A livello operativo, i dati di bilancio consolidato 2024 fotografano una banca in crescita: raccolta complessiva da clientela a 98,8 miliardi di euro (+8,9%), utile netto individuale pari a 510,5 milioni, patrimonio netto a 4,16 miliardi. Le performance rafforzano la solidità del gruppo, in attesa di ulteriori sviluppi sul fronte aggregazioni.

Banca Sella Holding: il passo di lato di Maurizio Sella nel segno della continuità

Cambio della guardia invece per l’istituto di credito privato fondato del gruppo Sella. Dopo un quarto di secolo alla guida della holding di famiglia, Maurizio Sella, classe 1942, ha lasciato la presidenza di Banca Sella Holding, mantenendo però un ruolo di primo piano come vicepresidente della capogruppo e presidente sia di Banca Sella sia di Banca Patrimoni Sella & C.

Il passaggio di testimone alla presidenza della holding è avvenuto su sua stessa proposta, con la nomina di Giovanni Petrella, docente universitario e profondo conoscitore del gruppo, in consiglio dal 2012 e presidente di Sella Sgr dal 2016. Petrella rappresenta una figura di continuità e competenza, in linea con i valori identitari della famiglia Sella e con l’approccio alla governance fondato su prudenza, lungimiranza e solidità nel lungo periodo.

“È il momento giusto per un cambiamento ben pianificato – ha dichiarato Maurizio Sella – che non faccia venir meno il mio contributo alla crescita e alla governance futura del gruppo”. La scelta si inserisce in una visione d’impresa dove il ricambio generazionale non è un’emergenza, ma un passaggio naturale della vita aziendale.

Il nuovo CdA della holding è composto da 13 membri, tra cui esponenti della famiglia (Caterina, Pietro e Sebastiano Sella), insieme a professionisti esterni come Eva D’Onofrio, Laura Nieri e Andrea Lanciani. L’assemblea ha inoltre approvato il bilancio consolidato 2024, che si è chiuso con un utile netto di 150,1 milioni di euro, di cui 111,3 milioni di competenza della capogruppo.

Il Gruppo, sotto la guida del Ceo Pietro Sella, prosegue l’attuazione del piano strategico “Make an Impact“, centrato su sostenibilità, innovazione e impatto positivo su clienti, stakeholder e territori, anche in un contesto geopolitico incerto.

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Categories: Economia e Imprese