Banca Popolare di Sondrio e FinecoBank archiviano il primo trimestre del 2025 con risultati positivi. La banca valtellinese segna un utile netto record di 173,3 milioni di euro (+19,3%) grazie al buon andamento del margine d’interesse e al miglioramento della qualità del credito, con un titolo che guadagna terreno (+0,49%). Fineco, dal canto suo, cresce con un utile di 164,2 milioni di euro (+11,7%) e una raccolta netta di 3,2 miliardi di euro, spinta dalla forte performance del brokerage. Tuttavia, il suo titolo scivola leggermente (-0,16%) a Piazza Affari.
Pop di Sondrio: utile da record nei primi tre mesi del 2025
Trimestre da incorniciare per la Pop di Sondrio, che archivia i primi tre mesi del 2025 con risultati superiori alle attese e il miglior utile della sua storia. Bps ha registrato un utile netto di 173,3 milioni di euro, in crescita del 19,3% rispetto allo stesso periodo del 2024 (145,23 milioni), superando la stima degli analisti (155-159 milioni).
Ottima performance anche sul fronte del margine d’interesse, salito a 272,1 milioni di euro (+1,9%) nonostante il taglio dei tassi da parte della Bce, spinto dall’aumento degli impieghi netti verso la clientela, saliti a 35,88 miliardi di euro (+2,4%). Le commissioni nette da servizi – trainate da bancassurance e risparmio gestito – sono salite dell’8%, a 115,4 milioni.
Il margine d’intermediazione è cresciuto a 419,4 milioni (+2,5%), mentre il risultato netto della gestione finanziaria si è attestato a 396,85 milioni, in miglioramento rispetto ai 366,36 milioni dello stesso periodo del 2024.
Deciso miglioramento anche sul fronte della qualità del credito, con rettifiche di valore nette in calo del 47,4%, a 22,5 milioni. I crediti deteriorati netti sono scesi a 374 milioni di euro, pari all’1% del totale dei crediti, con un tasso di copertura del 64,5%. I costi operativi sono saliti del 4,8%, raggiungendo i 158 milioni, e il cost-income ratio si è attestato al 37,7%. Con i risultati trimestrali, la Popolare di Sondrio ha annunciato anche il rinnovo ai vertici: Pierluigi Molla è stato nominato presidente, succedendo a Francesco Venosta.
Resta solida la posizione patrimoniale, con fondi propri di vigilanza pari a 4,32 miliardi di euro e un Common Equity Tier 1 (CET1) fully loaded stabile al 14,3%.
Il ceo e direttore generale Mario Alberto Pedranzini ha commentato: “Questi risultati rappresentano la base ideale per il lancio del nuovo piano industriale 2025-2027, che punta a rafforzare il modello di business, diversificare le fonti di ricavo e migliorare la redditività. Potremmo tornare sul mercato con un prestito obbligazionario, ma un buyback non è al momento previsto”.
Sul fronte dell’Ops lanciata da Bper, l’offerta presenta attualmente uno sconto implicito di circa il 5,81% rispetto ai prezzi di mercato. Alle 10:49, il titolo Popolare di Sondrio scambia a 11,37 euro (+0,49%), mentre le azioni Bper sono in calo dello 0,16% a 7,38 euro. L’ad Pedranzini sul risiko: “Devo guardare al mio orto e perimetrarlo bene”.
Fineco prosegue la corsa: utile in crescita e raccolta in forte accelerazione
Fineco archivia il primo trimestre del 2025 con un utile netto di 164,2 milioni di euro, in crescita dell’11,7%rispetto allo stesso periodo del 2024. I ricavi totali si attestano a 329,3 milioni di euro (+0,7% a/a), sostenuti principalmente dall’Investing (+11,3%) e dal Brokerage (+21,7%), che hanno beneficiato dell’aumento della base clienti e dei volumi di mercato. Nonostante il calo del margine finanziario (-10,8% a/a), legato ai tassi d’interesse più bassi, la banca ha mantenuto una solida crescita.
Nel mese di aprile, la raccolta netta ha superato i 1,2 miliardi di euro, con una componente gestita di 296 milioni. La raccolta complessiva del trimestre è stata pari a 3,2 miliardi, in crescita del 44,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La raccolta gestita ha registrato un incremento significativo, pari al +127,3%, mentre la raccolta amministrata ha mostrato un aumento del 7,1%.
Per quanto riguarda il futuro, l’outlook sui ricavi diversi dal margine finanziario rimane invariato, seppur “con un mix diverso”. In particolare, le commissioni del banking per il 2025 sono previste in leggero calo “a causa della regolamentazione sui pagamenti istantanei”, mentre si prevede un anno record per i ricavi da brokerage, con una base “decisamente più elevata grazie all’allargamento della base di investitori attivi”.
“Stiamo attraversando una fase di mercato caratterizzata da una particolare incertezza, per questo il ruolo dei consulenti finanziari si rivela ancora una volta fondamentale per accompagnare i risparmiatori in una pianificazione efficiente, di lungo periodo – ha dichiarato l’ad e direttore generale Alessandro Foti -. Il modello di business di Fineco si completa con il contributo sempre più rilevante della piattaforma di brokerage, particolarmente apprezzata per la sua efficienza anche dai clienti abituati a interagire con i mercati in fasi di elevata volatilità. Ad aprile i dati di raccolta confermano la tendenza evidenziata in questi primi mesi dell’anno, dimostrandosi robusti e con un asset mix di elevata qualità che attesta la continua spinta a investire da parte dei clienti. Una tendenza a cui ha contribuito anche Fineco Asset Management che, nei primi mesi dell’anno, ha accelerato la propria crescita con l’offerta di nuove soluzioni di investimento sia attive sia passive”.