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Pirelli, semestrale: utile netto (+77,1%), ebit (+27,6%) e ricavi (+24,6%) in forte crescita

Imagoeconomica

Nel primo semestre 2022 Pirelli ha raggiunto un utile netto di 233 milioni di euro, in crescita del 77,1% dai 131,6 milioni del primo semestre 2021, grazie a un ulteriore miglioramento della performance operativa. I ricavi sono saliti del 24,6% a 3.197 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021 (+19,4% la variazione organica escludendo l’effetto cambi pari a +5,2%). I ricavi High Value sono pari al 72% del totale. Per quanto riguarda i volumi, nel primo semestre sono scesi dell’1,0% per effetto di una diversa tendenza del segmento High Value (+5,8%) e dello Standard (-8,8%) sia sul Car che sul Moto.

Il price/mix ha registrato nel semestre un significativo incremento pari a +20,4%, un livello record in linea con quello del primo trimestre e pari a quello del secondo trimestre. L’Ebitda adjusted è stato pari a 695,3 milioni di euro, in crescita del 21,2% rispetto ai 573,9 milioni del primo semestre 2021. L’Ebit adjusted nel primo semestre 2022 è pari a 481,6 milioni di euro (+27,6% rispetto ai 377,4 milioni di euro del corrispondente periodo 2021), con un margine Ebit adjusted pari al 15,1%, in miglioramento rispetto al 14,7% del primo semestre 2021.

I numeri del secondo trimestre

Per quanto riguarda il secondo trimestre 2022, l’utile netto è stato pari a 123,2 milioni di euro, in crescita del 37,8% rispetto a 89,4 milioni di euro del secondo trimestre 2021. I ricavi trimestrali sono stati pari a 1.675,9 milioni di euro, con una crescita del 26,9% (+19,8% la variazione organica escludendo l’effetto cambi pari a +7,1%). Nel secondo trimestre 2022 i volumi complessivi sono scesi dello 0,6% (+5,7% High Value e -7,9% Standard).

Restando al secondo trimestre 2022, l’Ebit adjusted è stato pari a 253,1 milioni di euro, in crescita del 21,3% grazie al forte contributo delle leve interne. L’Ebit margin adjusted si attesta al 15,1%, stabile rispetto al primo trimestre 2022, ma in leggero calo rispetto al 15,8% del secondo trimestre 2021.

Gli altri dati finanziari del semestre

Nel primo semestre, il flusso di cassa netto ante dividendi è stato pari a -463,7 milioni di euro, in leggero miglioramento rispetto ai -481,0 milioni di euro del corrispondente periodo 2021. Il flusso di cassa netto della gestione operativa nel primo semestre è migliorato di 108,0 milioni di euro (a -164,7 milioni da -272,7 milioni del primo semestre 2021). Il flusso di cassa netto ante dividendi nel secondo trimestre 2022 è stato positivo per 209,2 milioni di euro, in miglioramento di 36,7 milioni rispetto a +172,5 milioni di euro del corrispondente periodo 2021. Tale dinamica riflette il miglioramento del flusso della gestione operativa (+106,0 milioni di euro).

La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2022 è pari a -3.530,7 milioni di euro (-3.818,7 milioni al 30 giugno 2021 e -2.907,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021), con un assorbimento di cassa netto ante dividendi pari a 463,7 milioni di euro (481,0 milioni nel primo semestre 2021) per effetto della consueta stagionalità del business. Il margine di liquidità al 30 giugno 2022 è pari a 2.428,4 milioni di euro che garantisce la copertura delle scadenze fino al secondo semestre 2024.

Inoltre, Pirelli comunica che, in conformità alle disposizioni di Borsa Italiana, a gennaio 2023 scadrà il prestito obbligazionario ‘euro600,000,000 1.375% Guaranteed Notes due 25 January 2023’ il cui importo residuale ammonta a 553 milioni di euro.

Tronchetti Provera: “No impatti rilevanti in inverno da rischio crisi gas ue”

Pirelli è “fiduciosa di non avere impatti rilevanti sulla continuità del business nel prossimo inverno” legati a un potenziale rischio in Europa di crisi di approvvigionamento di gas proveniente dalla Russia. Lo ha detto Marco Tronchetti Provera, ceo e vicepresidente esecutivo, durante la presentazione dei conti del primo semestre 2022.

“Da subito abbiamo istituito un comitato interfunzionale, definendo un contingency plan volto a garantire la continuità dell’attività produttiva”, ha detto Tronchetti Provera, spiegando che il piano prevede l’utilizzo di fonti alternative al gas naturale, l’accelerazione dei progetti di riduzione dei consumi energetici e il contenimento dei rischi legati ai fornitori verificando la loro esposizione al rischio e supportandoli nello sviluppo di piani di mitigazione in caso di aggravamento dello scenario. Così come accaduto durante l’emergenza Covid-19 e la crisi russo-ucraina, la società farà “leva sulla flessibilità della struttura produttiva e logistica per assicurare un adeguato livello di servizio ai clienti”.

Tronchetti Provera: “Impatto negativo da attività in Russia è di 25-30 milioni”

“L’impatto complessivo dei costi e della redditività inferiore in Russia è pari a 25-30 milioni di euro – ha continuato Tronchetti Provera – ma a fine anno questa cifra potrebbe essere stata compensata completamente”, tanto che Pirelli ha alzato alcune stime per la fine dell’anno e ha confermato le altre.

“Noi rimaniamo in Russia”, ha ribadito Tronchetti Provera. Rispetto alla diversa scelta fatta da altri concorrenti che hanno lasciato il Paese, Tronchetti ha aggiunto che “altri sono meno strutturati in Russia di noi, avevano una presenza diversa, una posizione diversa rispetto alla nostra”.

Pirelli ha sospeso gli investimenti nelle proprie fabbriche in Russia con eccezione di quelli destinati alla sicurezza. La Russia nel 2021 rappresentava il 3% del fatturato – incidenza sostanzialmente invariata anche nel primo semestre 2022 – e circa l’11% della capacità car di gruppo, principalmente standard e per circa la metà dedicata all’export.

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