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Pirelli, nel semestre utile a +14%. L’impatto dei dazi Usa. Tronchetti: “Risultati superiori alle attese”

Pirelli

Pirelli chiude il primo semestre con ricavi a 3.498,6 milioni in crescita del 1,5% (+ 4,4% escludendo l’effetto cambi) e un utile netto in aumento del 14,1% a 264 milioni di euro. Il cda, esaminando i conti, mette in evidenza soprattutto la crescita, nel secondo trimestre, del margine ebit adjusted (+16%) nonostante la volatilità dei cambi e l’impatto dei dazi. Vengono limati i target sui ricavi attesi ora tra 6,7 e 6,8 miliardi (6,8-7 miliardi di euro la precedente indicazione), per il peggioramento dello scenario cambi ma confermati quelli sull’ebit margin (16%) e la generazione di cassa (550 milioni).

Non si smorza invece la tensione in cda, dove il resoconto viene approvato solo a maggioranza con il voto favorevole di 9 su 15 consiglieri. Hanno votato contro il presidente Jiao Jian e i consiglieri Chen Aihua, Zhang Haitao, Chen Qian e Fan Xiaohua, mentre Grace Tang si è astenuta. Il dissenso è sempre “unicamente in ragione della dichiarazione di avvenuta cessazione del controllo di Sinochem su Pirelli, in continuità con quanto fatto in occasione dell’approvazione del bilancio 2024″.

Pirelli, i conti del secondo trimestre

Nel secondo trimestre i ricavi sono stati pari a 1.740 milioni di euro (-0,7%) sotto il peso dell’effetto cambi (+4% di crescita organica) e dell’iperinflazione in Argentina e Turchia; con volumi sostanzialmente stabili (+0,1%), per effetto di una crescita sull’High Value. Nel secondo trimestre l’utile netto è cresciuto del 4,5% a 136,8 milioni di euro (130,9 milioni di euro nel secondo trimestre 2024).

Pirelli, il peso dei dazi Usa

Sul fronte dazi americani Pirelli ricorda che “gli Stati Uniti generano oltre il 20% dei ricavi di gruppo e la domanda nel Paese è soddisfatta per il 5% circa localmente, in Georgia, grazie allo stabilimento con il più alto grado di automatizzazione di tutte le fabbriche del gruppo, per il 55% con le importazioni dal Messico e per il 40% restante circa dal Brasile e dall’Europa”. Lo scenario è ancora in definizione ma, ricorda una nota, “ha già implementato un piano di mitigazione, agendo sulla revisione dei flussi logistici, sull’ottimizzazione delle scorte, su un adeguamento della politica commerciale e su un programma di riduzione dei costi ulteriore rispetto al piano di efficienze già in essere”. Infatti, per Pirelli i dazi Usa potrebbero avere un impatto lordo per fine anno pari a 60 milioni di euro, ma grazie al piano di mitigazione questo impatto si ridurrà a 30 milioni.

Pirelli, Tronchetti: “Risultati superiori alle attese”

I risultati del semestre “confermano la resilienza del nostro modello business” e sono “superiori alle attese“. Con dollaro ai minimi e le incertezze geopolitiche “rimane una certa volatilità” che continuerà a pesare nei prossimi mesi. “La capacità di reazione è di fondamentale importanza” sottolinea il vicepresidente esecutivo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, presentando i risultati alla comunità finanziaria, ricordando che il piano di mitigazione ha già dato i suoi risultati e darà “ulteriori benefici nella seconda metà dell’anno”.

Pirelli, Tronchetti sull’azionariato: “Niente di nuovo”

“Fino ad ora niente di nuovo e neanche di urgente”. Così Tronchetti Provera risponde agli analisti che chiedono aggiornamenti sulle discussioni con il socio cinese e su eventuali ripercussioni sulla struttura dell’azionariato. “Ci aspettiamo che l’azienda possa continuare senza restrizioni la sua crescita in tutte le regioni” risponde spostando il focus sul business e conclude dicendosi “sicuro che il tema possa essere risolto”.

Pirelli, Tronchetti su Golden power: “Andremo a settembre”

L’istruttoria del governo sull’ipotesi di violazione del Golden power da parte del socio cinese di Pirelli “penso sia in corso, in agosto ovviamente ci saranno molte persone in vacanza, inclusi noi, e quindi credo che andremo a settembre“. Lo ha detto ancora Tronchetti Provera rispondendo alle domande degli analisti. Non c’è un limite di tempo preciso, ha precisato, “è nelle mani del governo che continua la sua analisi approfondita e sta ascoltando molte diverse fonti”.

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Categories: Finanza e Mercati