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Piazza Affari maglia nera, euro ai massimi, Wall Street al record

FIRSTonline

Il rischio concessioni manda ko Atlantia -3,15% e A2a -3,01%, mentre le banche restano deboli e Saipem scivola del 2,7%. Il bilancio di giornata per la Borsa di Milano è negativo, con il Ftse Mib che chiude in calo dello 0,85% e scende a 20.620 punti, peggiore in Europa.

Sul fronte del debito, in attesa delle aste a medio lungo di giovedì e dopo una serie di alti e bassi dovuti in parte alla pochezza degli scambi ancora estivi, lo spread fra decennale italiano e tedesco sale a 278.60 punti (+0,79%) e il rendimento del Btp si porta al 3,19%. Il morale economico del paese intanto si abbassa. Lo rivela l’Istat, segnalando che l’indice che misura la fiducia dei consumatori scende da 116,2 di luglio a 115,2 di agosto; mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese passa da 105,3 a 103,8.

Contrastati gli altri listini europei: Madrid -0,55%; Parigi +0,11%; Francoforte -0,09%; Londra torna al lavoro, dopo il lungo ponte e la chiusura di ieri, mettendo a segno un rialzo dello 0,54%. E trova la sponda dell’alleato americano per arginare i problemi conseguenti alla Brexit. Gli Stati Uniti di Donald Trump infatti ”sono pronti a siglare un accordo di libero scambio con il Regno Unito”, quando ”sarà pronto”, dice il segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin.

Intanto Wall Street, che in apertura ha beneficia dell’accordo siglato ieri col Messico ed è ripartita dai livelli record della vigilia, si muove ora in retromarcia. Dal fronte societario la giornata è ricca di trimestrali nel settore retail. Fra le altre spicca Tiffany, la cui colazione è particolarmente ricca nella mattinata americana (+3,5%) grazie a conti e previsioni per l’intero anno migliori delle stime. I titoli di stato americani sono invece negativi, con i rendimenti in rialzo. Il movimento sarebbe dovuto a indiscrezioni del Wall Street Journal, secondo cui la Germania sta valutando un aiuto finanziario alla Turchia. Berlino teme un effetto contagio dell’economia di Ankara soprattutto per il sistema bancario europeo.

La ritrovata fiducia sul fronte commerciale tonifica invece l’euro, che sale contro il dollaro in area 1,171, dopo aver toccato 1,175, massimi da fine luglio. L’oro non ne approfitta e si muove in lieve calo in zona 1208,7 dollari l’oncia. Poco mosso il petrolio tipo Brent, 76,24 dollari al barile.

Fra questi sentimenti contrastanti Milano resta fra le piazze peggiori. Sui titoli di Stato pesano le docce fredde e calde che vengono dal governo, con Luigi Di Maio che raggela e Giovanni Tria che cerca di rassicurare gli investitori. Sul fronte azionario risultano particolarmente sotto pressione Atlantia, Astm (-2,69%), Autostrade Meridionali (-3,2%) e Sias (-2%) in vista di una revisione delle concessioni, che penalizza anche le utility A2a e Iren (-2,02%).

I finanziari scivolano giù: Unicredit, -2,61%, Ubi -2,95%, Banca Generali -2,63%. Fuori dal listino principale, Mps, -2,71%, tocca nuovi minimi a 2,082 euro per azione.

A compensare parzialmente le vendite provvedono Cnh +1,81%; Pirelli +1,06%; Prysmian +1,31%; Luxottica +0,42%; Ferrari +0,36%.

Fuori dal paniere principale le prese di beneficio mandano in rosso la Juventus -8,98% e la Roma -4,84%. Quest’ultima comunica la cessione a titolo definitivo di Kevin Strootman all’Olympique Marsiglia a fronte di un corrispettivo fisso di 25 milioni di euro. In caso di futuro trasferimento del calciatore e al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi, il club francese, dice una nota, riconoscerà alla Roma fino a un massimo di ulteriori 3 milioni di euro.

Sale invece Fincantieri, +2,26%, cui dovrebbe competere la costruzione del viadotto, ex Ponte Morandi, secondo il vice premier Di Maio.

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