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Per Mps partenza a singhiozzo, frana Fca

Perdono colpi le Borse europee, orfane di Londra e Francoforte, chiuse per festività. Pesano i risultati elettorali in Spagna e Polonia, così come la minaccia di default della Grecia.Alle 12 l’indice Ftse Mib perde l’1,84% a quota 23.345. Stessa perdita a Madrid. In rosso anche Parigi -0,60%. Oggi non si lavora neanche a Wall Street, chiusa per il Memorial Day. Nonostante le notizie in arrivo da Atene il Btp è stabile all’1,84%, spread a quota 122. Poco mosso anche lo spread dei Bonos spagnoli, a quota 117 nonostante l’affermazione di Podemos.

Partenza a singhiozzo dell’aumento di capitale di Monte Paschi. Il titolo e i diritti non sono riusciti a fare prezzo per buona parte della mattinata. L’azione tratta a 2,306 (+19,91% rispetto al prezzo di riferimento rettificato). Di conseguenza il prezzo iniziale del diritto è stato fissato a 7, 525 euro. Il carattere fortemente diluitivo dell’operazione provoca forti distorsioni di prezzo. “E’ presto però per esprimere un giudizio” ha commentato Alessandro Profumo. 

Avanza invece Carige +1,3% dopo il rafforzamento della posizione del gruppo Malacalza, salito al 15% del capitale. In calo le altre banche: Unicredit -2,2%,Bpm -2,2%, Intesa -1,7%. Continua nel risparmio gestito la discesa di Azimut -2,2%. Anima -2,7%. Anche UnipolSai -1,5% dopo l’acquisto per 287 milioni delle attività di Una.

Spicca anche il forte calo di Fiat Chrysler -3,06%: pesa il no di GM alle avances di Marchionne per una fusione, ma anche i volumi complessivi delle vendite di aprile, sotto dell’1 per cento rispetto alla guidance. Exor -2%, dopo che PartnerRe ha annunciato di voler proseguire nella fusione con Axis Capital rifiutando l’offerta della finanziaria.

Cali diffusi anche tra le altre BigCap. Scendono Eni -1,1% e Enel -1,4%. Fa peggio Mediaset -2,5%. Regge meglio Telecom Italia –0,8%

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