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Pace greca e slancio industria: Milano corre, +3%

Si chiude in rosa una settimana iniziata in profondo rosso. Le Borse europee hanno del tutto cancellato le ferite provocate dal no greco al referendum di domenica. Solo un altro no, stavolta del Parlamento greco alle proposte di Alexis Tsipras (che non verranno votate da Yanis Varoufakis) potrebbe provocare un altro stop, stavolta fatale. Ma sui mercati non ci vuol pensare nessuno.

A Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo del 3%, un pelo sotto quota 23 mila (22.937) dopo esser precipitato in settimana fino alla barriera dei 20 mila punti. Ancor più effervescenti Parigi+3,07% e Madrid +3,08%. Francoforte +2,90%.

L’euforia, favorita dalla buona chiusura della Borsa di Shanghai (+4,8% grazie all’intervento della finanza di Stato) , ha contagiato anche Londra +1,39% e Wall Street: S&P500 e Nasdaq salgono dell’1,2%. Ancor più clamoroso il recupero dei Btp: lo spread con un bund si è attestato a 125 punti contro i 165 di inizio settimana. Il rendimento del decennale è sceso al 2,15%, dopo esser arretrato in mattinata poco sopra il 2%.

La spinta principale arriva dal settore bancario: lo stoxx europeo del settore guadagna il 2,6%,  Monte Paschi è rimbalzato dell’8,1% recuperando buona parte del terreno perduto (-19%) nelle ultime due settimane.

A Milano  Intesa guadagna  il 4,4%, Unicredit +4,1%. Banco Popolare +3,11.. 
Generali  ha messo a segno un rialzo del 3%, UnipolSai  +2,2%.

Fra i titoli industriali, Fiat   Chrysler  è salita dell’1,2%,  Finmeccanica  +2,4%, StM +1,6%. Forti rialzi per Cnh Industrial +4,5% e Buzzi +3,6%.

Anche le utility registrano importanti guadagni, a partire da Enel  +2,6%,Snam +3,6%, Atlantia  +4,1%. 
Eni è salita del 2,5%. Fa eccezione Saipem caduta in ribasso del 4,4%.Tra i titoli del lusso in positivo Luxottica +2,9%: Barclays ha confermato la raccomandazione overwieght, prezzo obiettivo 63 euro.    

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